A cinquant’anni dal golpe di Pinochet, la Chiesa cilena ha lanciato un appello per scoprire la verità sulle persone scomparse durante la dittatura. Durante il Te Deum delle Fiestas Patrias, Celestino Aós, presidente della Conferenza episcopale cilena, ha invitato chiunque abbia informazioni utili a comunicarle alla Chiesa, anche in forma anonima. Le informazioni saranno poi trasmesse alle autorità. Aós ha sottolineato che è un peccato voltarsi dall’altra parte e ha dedicato la sua preghiera a coloro che peccano per omissione. Il governo cileno ha accolto con favore l’iniziativa della Chiesa, definendola “altamente significativa”. Il presidente Boric ha ribadito l’importanza della giustizia, verità e memoria, e ha lodato l’invito del vescovo come un gesto potente. L’appello di Aós arriva pochi giorni prima del cinquantesimo anniversario del golpe del 1973. Tuttavia, la commemorazione ha evidenziato la difficoltà di raggiungere una memoria condivisa in un paese polarizzato politicamente. Il presidente Boric, progressista e primo presidente cileno nato dopo il golpe, ha lanciato un Piano di ricerca per scoprire la verità su coloro che sono scomparsi durante la dittatura militare.