Appello a Maria: Papa Francesco invoca la pace durante l’Angelus dalla Corsica

Papa Francesco, durante l’Angelus in Corsica, ha invocato la Madonna per la pace nel Mediterraneo e oltre, sottolineando l’importanza del dialogo e dell’unità tra i popoli in conflitto.
Appello a Maria: Papa Francesco invoca la pace durante l'Angelus dalla Corsica - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Il Papa ha rivolto un accorato appello alla Madonna, venerata in Corsica, chiedendo la sua intercessione per la pace in diverse regioni del mondo durante il tradizionale appuntamento dell’Angelus. Parole piene di significato sono giunte mentre il Pontefice si trovava nell’isola mediterranea, un luogo evocativo che rappresenta un ponte tra culture e fedi.

La supplica per la pace nel Mediterraneo

Durante la sua preghiera, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza della pace per tutte le terre affacciate sul Mediterraneo, in un momento storico di crescenti tensioni. Rivolgendosi a Maria, ha messo in evidenza il significato simbolico dell’isola in cui si trovava, un luogo di incontro tra diverse culture e tradizioni. “Da quest’Isola del Mediterraneo, eleviamo a lei la supplica per la pace” ha sottolineato, richiamando l’attenzione su territori in conflitto e su ciò che ci unisce piuttosto che ciò che ci divide.

In particolare, il Papa ha menzionato la Terra Santa, dove la Madonna ha partorito Gesù, richiamando alla mente le immagini di speranza legate a quel luogo sacro. La sua richiesta di pace si è estesa a regioni spesso colpite da conflitti, come la Palestina e Israele, due nazioni che continuano a convivere con tensioni profonde. Con lo sguardo rivolto verso il Libano, la Siria e tutto il Medio Oriente, il Papa ha evocato la necessità di un dialogo sincero e di un reale impegno per il ripristino della serenità.

L’umanità in cerca di armonia

Papa Francesco non si è fermato alla regione del Mediterraneo, ma ha allargato il suo sguardo anche oltre, includendo il Myanmar tra le terre che necessitano di pace. La situazione in quel paese ha richiamato l’attenzione del mondo intero, preoccupato per le violenze e le lotte interne che stanno devastando una popolazione già provata.

Il suo richiamo è stato insito di fraterna umanità, quando ha descritto il popolo ucraino e il popolo russo come “fratelli, cugini che si intendano”. Questa affermazione sottolinea l’urgenza di trovare soluzioni pacifiche ai conflitti, invitando a una riflessione profonda sulla necessità del dialogo, piuttosto che della guerra. “La guerra è sempre una sconfitta” ha affermato con enfasi, richiamando alla mente le tragedie e le devastazioni che ogni conflitto porta con sé.

Un simbolo di speranza e di unità

La “Madunnuccia” di Corsica, con il suo profondo significato religioso e culturale, è stata al centro di questa preghiera collettiva. Il suo culto rappresenta non solo una tradizione per i fedeli locali, ma anche un simbolo di speranza e di unità tra i popoli. La figura di Maria riesce ad evocare sentimenti di conforto e protezione, un richiamo alla pace che risuona profondamente anche nei momenti più difficili.

Concludendo la sua supplica, Papa Francesco ha invitato i presenti e tutti i fedeli a invocare la Santa Madre di Dio affinché fosse ottenuta la “sospirata pace”, un termine che evoca un desiderio collettivo di serenità e armonia non solo tra i singoli individui, ma anche tra le nazioni. In un mondo spesso lacerato da divisioni, il messaggio del Papa appare come un faro di speranza, sottolineando il potere della preghiera in tempi di crisi.

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