Durante la conferenza di ieri, Antonio Conte ha dimostrato uno stile diretto e conciso, affrontando le domande dei giornalisti in un clima teso alla vigilia della partita di campionato tra Udinese e Napoli, in programma per oggi alle 18. Le sue risposte brevi e chiarificatrici hanno messo in evidenza la determinazione e la frustrazione del tecnico dopo le recenti delusioni della squadra.
La conferenza stampa di Conte è durata solo otto minuti, un lasso di tempo in cui il mister ha parlato in modo netto, evitando digressioni e approfondimenti inutili. Le recenti sconfitte, in particolare quella in Coppa Italia contro la Lazio e quella in Serie A, pesano sulla sua leadership. È evidente che il tecnico sente il bisogno di ripartire velocemente e, per farlo, ha ribadito il concetto di lavoro come unico rimedio. “Lavorare, lavorare, lavorare”: questo il mantra ripetuto dal mister, un chiaro segnale della sua volontà di focalizzarsi sul miglioramento e sulla crescita.
Nei suoi interventi, Conte ha mostrato un atteggiamento pratico, affermando che “tutto è migliorabile” mentre rifletteva sull’esperienza accumulata fino a questo punto della stagione. Ha toccato il tema della costruzione di una rosa competitiva, elogiando il lavoro svolto per mantenere un livello di qualità alto, nonostante le rotazioni e il turnover. “Complimenti a chi ha costruito in questi mesi e oggi vede i frutti”, ha dichiarato, riconoscendo l’impegno collettivo.
Dopo le due sconfitte contro la Lazio, il mister ha commentato con franchezza gli effetti di queste partite sulla squadra. “Zero punti e l’eliminazione dalla Coppa Italia, niente di più”, ha detto, mantenendo un tono pragmatico. Nel discutere su come rimettersi in carreggiata, ha nuovamente insistito sul lavoro da svolgere. La risposta a quali provvedimenti la squadra debba adottare è densa di significato, suggerendo che la risposta potrebbe arrivare già dal match contro l’Udinese.
Con l’infortunio di Kvaratskhelia, Conte ha parlato di Neres, lasciando comunque aperte le porte a una sorpresa sulle scelte di formazione. “Ancora non ho deciso chi deve scendere in campo, lo vedrete domani”, ha tagliato corto. Questa scelta di non rivelare dettagli strategici potrebbe riflettere la sua intenzione di mantenere un vantaggio tattico sull’avversario.
Quando si è discusso della mentalità della squadra post-sconfitte, Conte si è mostrato perplesso ma motivato: “Le cadute fanno parte del percorso di crescita”. Questo commento evidenzia come il mister incoraggi i suoi giocatori a vedere gli ostacoli come opportunità di apprendimento.
Inoltre, ha richiamato l’attenzione sulla Lazio, evidenziandone la solidità e l’equilibrio, un riferimento che dimostra il livellamento competitivo del campionato italiano. “La Lazio è andata a vincere contro l’Ajax con nove undicesimi dei calciatori che hanno giocato contro di noi”, ha detto, quasi come un avvertimento sul fatto che nessuna partita sia facile.
In chiusura, l’allenatore si è concentrato sull’Udinese, parlando del loro potenziale e delle qualità che la squadra porta in campo. Ha sottolineato che si tratta di una “buonissima squadra” fisicamente robusta e con una strategia ben definita che solitamente porta risultati positivi. “Dovremo avere molto rispetto ed essere al meglio della nostra condizione”, ha sottolineato Conte, sapendo che la partita si deciderà in un lasso di tempo più ampio, ben oltre i novanta minuti regolamentari.
Con pensieri chiari e una preparazione concentrata, Antonio Conte si prepara ad affrontare la sfida con l’Udinese, lasciando alle sue parole il compito di preparare il terreno per ciò che avverrà sul prato verde.