La conduttrice televisiva Antonella Clerici ha recentemente condiviso un toccante ricordo del suo viaggio in Myanmar, un Paese attualmente colpito da un devastante terremoto di magnitudo 7.7, che ha provocato oltre 16.000 vittime . Attraverso un post su Instagram , Clerici ha voluto manifestare la sua solidarietà nei confronti delle persone colpite da questa tragedia , pubblicando alcune immagini del viaggio che considera tra i più belli della sua vita, realizzato insieme al compagno Vittorio Garrone.
Il dolore di Antonella Clerici
Nel suo messaggio, Antonella ha descritto il Myanmar come “il più bel viaggio della mia vita”, evidenziando la bellezza e la generosità del popolo birmano, che, nonostante le avversità e la povertà , ha dimostrato una straordinaria solidarietà . “Privato della sua libertà con la terribile guerra civile , dimenticato dai potenti della terra. E adesso questa immane tragedia “, ha scritto la conduttrice, accompagnando il testo con un video che raccoglie alcuni dei momenti più significativi del suo soggiorno. Con un tono di profonda empatia , ha concluso il suo messaggio affermando: “Per quanto poco conti, il mio cuore è con loro”, esprimendo così il suo sostegno alla popolazione colpita dal sisma .
Il terremoto
Le scosse di terremoto continuano a scuotere il Myanmar . Nella mattinata del 30 marzo 2025, una nuova scossa di magnitudo 5.1 è stata registrata alle 9:08 (ora locale) a circa 28 chilometri da Mandalay, nella cittadina di Mattara, come riportato dall’US Geological Survey. Un residente di Amarapura, una località vicina, ha descritto questa scossa come la più forte avvertita da quella del 28 marzo, mettendo in evidenza l’ instabilità della situazione nel Paese.
Il terremoto ha avuto un impatto devastante, con notizie di almeno 1.700 morti e storie di sopravvissuti , come quella di una donna incinta estratta viva dalle macerie a Mandalay , che continuano a suscitare un forte senso di solidarietà e preoccupazione a livello globale. La comunità internazionale si sta mobilitando per offrire aiuto e supporto a una nazione già provata da conflitti interni e ora colpita da questa catastrofe naturale.