Il Consorzio nazionale oli usati (Conou) ha risposto alle accuse di abuso di posizione dominante mosse nei suoi confronti dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In una nota ufficiale, il Consorzio, che opera senza fini di lucro, ha espresso piena fiducia nell’attività dell’Autorità e si è detto fiducioso che verrà confermata la correttezza del proprio operato.
Il Consorzio ha inoltre precisato che le contestazioni riguardo alla natura degli impianti di rigenerazione delle imprese denuncianti sono sempre state affrontate presso le sedi amministrative e giudiziarie competenti. Il Consorzio ha assicurato di aver sempre rispettato le regole sulla concorrenza, alle quali è vincolato anche per disposizioni statutarie.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti del Consorzio Conou per un presunto abuso di posizione dominante. Il Consorzio, tuttavia, si è detto fiducioso che l’attività dell’Autorità confermerà la piena correttezza delle sue azioni.
Il Consorzio Conou è responsabile della gestione del sistema di raccolta e recupero degli oli minerali usati in Italia. Il suo obiettivo principale è quello di garantire una corretta gestione e smaltimento di questi rifiuti, nel rispetto delle normative vigenti.
L’accusa di abuso di posizione dominante si riferisce al presunto sfruttamento della posizione di monopolio del Consorzio nel settore della gestione degli oli minerali usati. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sta indagando per verificare se il Consorzio abbia compiuto azioni anticoncorrenziali.
Nonostante le accuse, il Consorzio Conou ha espresso fiducia nell’attività dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Il Consorzio si è detto convinto che l’istruttoria confermerà la correttezza delle sue azioni e la sua piena conformità alle regole sulla concorrenza.