“ANSA lancia la campagna ‘Giulia e le altre’ per combattere la violenza sulle donne: il nostro rumore”

ANSA: Un impegno contro la violenza sulle donne

Il giornalismo di agenzia, in particolare quello dell’ANSA, si basa su un principio fondamentale: fornire notizie che si attengano rigorosamente ai fatti, senza includere l’opinione personale del giornalista. Questo vincolo, previsto dallo statuto dell’agenzia, è stato sempre rispettato, come ricordava il nostro direttore storico, il professor Sergio Lepri, ogni volta che assumeva un nuovo giornalista. “Non chiedo per chi voti, non me lo faccia capire da quello che scrive”, diceva. Queste parole ci guidano nel nostro lavoro quotidiano.

Tuttavia, oggi ci permettiamo di fare un’eccezione a questa regola, e sono convinto che il professor Lepri sarebbe stato d’accordo: abbiamo deciso di schierarci e di partecipare a una battaglia civile alla quale nessuno può sottrarsi, aderendo con il nostro lavoro alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Abbiamo quindi deciso di aprire straordinariamente il nostro sito con i volti delle donne che nel 2023 sono state uccise da uomini. Donne eliminate semplicemente perché donne. Sono immagini che avremmo preferito non pubblicare, come quelle di Giulia Cecchettin.

Quasi ogni giorno ci troviamo costretti a riportare notizie di violenza, abusi, stupri. Più di cento volte abbiamo dovuto raccontare l’omicidio di una donna. Oggi il nostro sito è dedicato a loro perché è necessaria una profonda riflessione, che deve partire da noi uomini, non c’è dubbio. Un esempio è il rapporto diffuso dall’Istat nei giorni scorsi, secondo il quale la metà degli italiani continua a credere che la donna sia responsabile della violenza subita.

Il 39% degli uomini ritiene infatti che una donna possa evitare un rapporto sessuale se non lo desidera, mentre il 19% pensa che la violenza possa essere provocata dal modo in cui le donne si vestono. Potrei continuare a citare altri dati allarmanti, ma mi fermo qui, invitando i lettori a consultare il rapporto sul nostro sito. È un documento che evidenzia la necessità di un cambiamento culturale che ci porti fuori dal medioevo. Con il contributo di tutte le redazioni dell’ANSA, abbiamo realizzato una serie di inchieste e approfondimenti per aiutare i lettori a comprendere il significato di questa giornata, a riflettere sulla gravità di questo fenomeno e a cercare insieme una soluzione. Ci rivolgiamo a tutti, ma soprattutto ai giovani, affinché non chiudano gli occhi, e alle ragazze, affinché trovino sempre il coraggio di denunciare e opporsi alla violenza. Questo è il nostro modo di fare rumore.

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