Protesta a Bologna: Attivisti bloccano il traffico per chiedere fondi per la riparazione dei danni causati dal cambiamento climatico
Questa mattina, durante l’ora di punta, il gruppo ambientalista “Ultima Generazione” ha organizzato una protesta bloccando viale Berti Pichat e via Stalingrado a Bologna. Gli attivisti si sono seduti in strada, causando l’irritazione di molti automobilisti che hanno suonato i clacson e cercato di spostarli. La polizia è intervenuta per sgomberare la strada.
L’iniziativa, durata circa mezz’ora, faceva parte della campagna chiamata “Fondo Riparazione”, che chiede ai Governi di stanziare 20 miliardi di euro per riparare i danni causati dai disastri naturali, come le alluvioni, che sono sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico.
Durante la protesta, alcuni attivisti si sono legati con delle catene a due a due. Oltre ai cittadini infastiditi dal blocco, si è unito anche un giovane estraneo alla campagna, che ha deciso di partecipare alla protesta spontaneamente.
Il blocco è stato momentaneamente interrotto per far passare un’auto con le sirene accese che trasportava organi. Verso le 8.45, le forze dell’ordine sono arrivate sul posto e hanno sgomberato la strada, permettendo il normale flusso del traffico. Circa quindici partecipanti alla manifestazione sono stati portati in Questura per essere identificati.
La polizia sta valutando la posizione degli attivisti e le eventuali denunce che potrebbero essere fatte nei loro confronti. La protesta di “Ultima Generazione” continua a richiamare l’attenzione sulle conseguenze del cambiamento climatico e sulla necessità di agire per riparare i danni causati dai disastri naturali.