La poetessa e attivista afroamericana Amanda Gorman ha sottolineato l’importanza di combattere la violenza contro le donne a livello globale. Durante un’intervista al press junket londinese di The Cal 2024, un calendario che si concentra sull’Africa e la diaspora, Gorman ha affermato: “La violenza contro le donne prende una valenza globale e dobbiamo tutti combattere contro questa piaga endemica che è al di là della razza”. Ha sottolineato l’importanza di lavorare per la parità di genere e l’inclusione, affermando: “C’è molto ancora da fare per le donne, contro la violenza sessuale e i femminicidi, per la parità e l’inclusione, ma siamo in cammino, costruiamo ponti con unità e solidarietà”.
Gorman ha condiviso la sua esperienza personale e le sue radici, affermando che i suoi genitori sono figli di schiavi. Ha menzionato Phillis Wheatley Peters, la prima poetessa afroamericana che ha studiato inglese, latino e greco come autodidatta, come sua musa. Gorman ha riconosciuto il peso di essere un simbolo della Generazione Z e ha dichiarato di sentire la responsabilità di parlare chiaramente e di dare visibilità a coloro che non ne hanno. Ha anche espresso la speranza che il suo lavoro dia voce a tutte le minoranze che lottano per essere ascoltate.
Durante l’intervista, Gorman ha anche accennato alla possibilità di un futuro nella politica. Ha affermato di sentire la responsabilità di utilizzare la sua voce per fare la differenza e ha dichiarato: “So che la mia voce è ascoltata, sento profondamente il dovere di parlare chiaramente e di dare la mia visibilità a chi questa visibilità non ce l’ha”. Gorman ha dimostrato di essere consapevole del suo ruolo di leader e di essere determinata a utilizzare la sua piattaforma per promuovere il cambiamento sociale.
In conclusione, Amanda Gorman ha sottolineato l’importanza di combattere la violenza contro le donne e ha espresso la sua determinazione nel dare voce alle minoranze. Con le sue radici e la sua responsabilità come simbolo della Generazione Z, Gorman si impegna a parlare chiaramente e a promuovere l’inclusione. Il suo lavoro e la sua voce sono un faro di speranza per coloro che lottano per essere ascoltati e rappresentati.
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