Le polemiche sulla collaborazione al ministero? Sono solo un consigliere
Alessandro Amadori, il professore coinvolto nella controversia per la sua nomina a coordinatore del progetto ‘Educare alle relazioni’ al ministero, ha voluto chiarire la sua posizione. In un’intervista ad AdnKronos, Amadori ha sottolineato di non essere un consulente, ma un semplice consigliere del ministro Valditara, che segue alcuni progetti sull’istruzione e l’apprendimento. Le critiche e le interrogazioni parlamentari sollevate riguardano le sue posizioni sulla violenza di genere, considerate da alcuni come anti-femministe.
Le sue posizioni sul tema della violenza di genere
Amadori, autore del libro “L’Italia che vogliamo” con prefazione di Matteo Salvini, ha cercato di circoscrivere le sue posizioni senza rinnegarle. Ha sostenuto che anche le donne possono manifestare una forma di aggressività , diversa da quella criminale degli uomini, ma che porta a valutazioni troppo rigide nei confronti del genere maschile. Ha citato il libro “La guerra dei sessi”, scritto in collaborazione con Cinzia Corvaglia, in cui si analizza come le donne utilizzino uno schema antropologico per valutare gli uomini, aumentando le distanze tra i sessi. Secondo Amadori, è necessario imbrigliare l’aggressività maschile, ma anche le donne devono intraprendere un percorso per raggiungere una vera alleanza di genere.
L’importanza di lavorare sui due generi contemporaneamente
Amadori ha sottolineato che l’aggressività fa parte della natura umana, sia degli uomini che delle donne, e non può essere considerata come un male esclusivamente maschile. Oggigiorno, l’emergenza riguarda principalmente l’aggressività maschile, ma è fondamentale lavorare sui due generi contemporaneamente per trovare una soluzione. Secondo il direttore scientifico di Yoodata, i due sessi sono sempre più separati e manifestano forme crescenti di rigidità . Tuttavia, Amadori ha notato una certa maturazione da parte delle donne, che potrebbe portare a una maggiore comprensione reciproca.
In conclusione, Amadori ha voluto precisare che la sua collaborazione con il ministero non riguarda una consulenza, ma un ruolo di consigliere. Ha cercato di spiegare le sue posizioni sul tema della violenza di genere, sottolineando l’importanza di lavorare sui due generi contemporaneamente per superare le rigidità e raggiungere una vera alleanza di genere.