Biogen: Nuovi progressi nella ricerca sull’Alzheimer
Un anticorpo innovativo, in grado di ridurre le placche di beta-amiloide nel cervello, sarà lanciato in Europa l’anno prossimo. Biogen, nonostante le sfide poste dalla malattia di Alzheimer, sta intensificando gli sforzi per sviluppare nuovi trattamenti e fornire cure adeguate.
Una svolta nella ricerca sull’Alzheimer
Biogen ha ottenuto una svolta significativa nello sviluppo di un trattamento per l’Alzheimer con il farmaco lecanemab, sviluppato in collaborazione con Eisai. Questo anticorpo ha dimostrato di ridurre efficacemente le placche di beta-amiloide nel cervello, portando a miglioramenti cognitivi. La richiesta di autorizzazione per il farmaco è stata presentata all’agenzia europea del farmaco Ema nel gennaio di quest’anno, e si prevede di ottenere l’approvazione nel primo trimestre del 2024. Biogen sta anche lavorando su una formulazione sottocutanea di lecanemab-irmb, per rendere il trattamento più comodo per i pazienti.
Impegno di Biogen nella ricerca sull’Alzheimer
L’Europa, con la sua popolazione anziana, rappresenta un’area di grande importanza per la ricerca sull’Alzheimer. Biogen sta investendo moltissimo nella ricerca clinica in Europa e prevede di continuare a essere coinvolta nella ricerca di nuovi trattamenti per la malattia per i prossimi 25 anni. Nonostante i fallimenti iniziali, Biogen è determinata a trovare una terapia efficace per l’Alzheimer e sta dedicando risorse significative per studiare altre potenziali soluzioni, come il farmaco inibitore della proteina Tau.
Progetti futuri e nuove sfide
Biogen sta lavorando su diversi progetti per combattere l’Alzheimer, tra cui lo sviluppo di un nuovo farmaco mirato alla proteina Tau e la ricerca di terapie di mantenimento per prevenire il ritorno delle placche. Inoltre, l’azienda sta cercando di rendere il trattamento più accessibile e comodo per i pazienti, con l’introduzione di una formulazione sottocutanea. Nonostante le sfide che la ricerca sull’Alzheimer presenta, Biogen è fiduciosa nel potenziale dei suoi farmaci e continuerà a lavorare per migliorare la vita dei pazienti affetti da questa malattia debilitante.
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