L’ondata di maltempo colpisce la Toscana settentrionale
Nella serata del 2 novembre, un violento maltempo ha colpito la Toscana settentrionale, causando gravi danni al territorio. Questo evento è avvenuto proprio alla vigilia del 57esimo anniversario dell’alluvione dell’Arno, che ha segnato la storia di Firenze. Era il 4 novembre 1966, un venerdì di festa nazionale, quando l’Arno, dopo giorni di piogge incessanti, ha invaso le strade della città, portando con sé distruzione e tragedia.
La tragica alluvione del ’66
Durante quella tragica alluvione persero la vita 35 persone, di cui 17 a Firenze e 18 nella provincia. Musei e chiese furono sommersi dall’acqua: Palazzo Vecchio, la cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Battistero di San Giovanni e il campanile di Giotto furono tutti colpiti. Le botteghe degli orafi sul Ponte Vecchio furono devastate dalle acque, causando danni anche al Corridoio Vasariano che si trova sopra.
La furia dell’Arno
L’Arno ruppe gli argini poco dopo le cinque di mattina del 4 novembre, inondando il lungarno Acciaioli e il lungarno delle Grazie. Anche il torrente Mugnone causò allagamenti nella zona intorno al parco delle Cascine. L’acqua invase la città, distruggendo case, negozi, monumenti, biblioteche e ospedali. Numerose opere d’arte furono danneggiate e milioni di libri storici della Biblioteca nazionale finirono nel fango. Per aiutare a ripulire la città, migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo arrivarono come “angeli del fango”. Le auto trascinate via dalle acque furono oltre 20mila e le famiglie colpite furono 20.000, di cui 4.000 rimasero senza casa.