Con un ottobre tra i più caldi della storia, è aumentato anche il periodo di attività delle zecche, vettori di malattie. Il Nordest d’Italia è una delle zone maggiormente colpite, con numerosi casi di encefalite e infezione virale da zecca registrati nel 2023. Ma non solo: la zecca è anche responsabile della diffusione della “Sindrome alfa-Gal”, una reazione allergica che si scatena dopo l’ingestione di carne rossa. Questa sindrome, più conosciuta negli Stati Uniti, sta allarmando anche l’Europa e l’Italia.
La “Sindrome alfa-Gal”: una reazione allergica causata dal morso della zecca
La “Sindrome alfa-Gal” è una reazione allergica che si verifica dopo il morso della zecca Ixodes, nota come zecca dei boschi. Questa zecca può iniettare nel soggetto colpito il carboidrato α-Gal presente nella sua saliva, scatenando una sensibilizzazione del sistema immunitario e reazioni allergiche. I sintomi possono manifestarsi diverse ore dopo l’assunzione di carne rossa e includono orticaria, diarrea, vomito, difficoltà respiratorie e gonfiore.
Sintomi e diagnosi della “Sindrome alfa-Gal”
La diagnosi della “Sindrome alfa-Gal” può richiedere del tempo, poiché i sintomi possono manifestarsi diverse ore dopo l’assunzione di carne rossa. Oltre all’orticaria, i sintomi includono diarrea, vomito, difficoltà respiratorie e gonfiore. La diagnosi è complessa e può richiedere del tempo. È importante sottolineare che molti alimenti di derivazione animale contengono alfa-Gal, come il latte vaccino e i grassi utilizzati per la cottura degli alimenti.
La diffusione della “Sindrome alfa-Gal” in Italia
Nel 70% dei casi, l’infezione da zecca si presenta con sintomi lievi. Nei restanti casi, dopo un periodo di incubazione che va dai 3 ai 28 giorni, si manifestano sintomi similinfluenzali come febbre alta, cefalea, mal di gola, astenia, mialgie e artralgie. Nel 20-30% di questi casi, dopo un intervallo senza sintomi, si manifestano disturbi del sistema nervoso centrale. Le forme neuroinvasive sono rare in Italia, ma è importante mantenere alta la guardia e adottare misure di prevenzione.
Un test per misurare il livello di alfa-Gal negli alimenti e nei dispositivi medici
In Italia, un’azienda biomedicale ha sviluppato un test per misurare il livello di alfa-Gal negli alimenti e nei dispositivi medici di origine biologica. Questo test è particolarmente utile per i dispositivi come le bioprotesi valvolari cardiache, che sono costruite con tessuti bovini e suini e possono innescare reazioni immunitarie. La tecnologia brevettata “Facta” è in grado di inibire le reazioni allergiche causate dall’alfa-Gal, garantendo la sicurezza dei pazienti.
Conclusioni e misure di prevenzione
L’aumento delle zecche in Italia e la diffusione della “Sindrome alfa-Gal” rappresentano un motivo di preoccupazione. È importante adottare misure di prevenzione, come l’utilizzo di repellenti per insetti, l’uso di abbigliamento protettivo e l’ispezione accurata del corpo dopo essere stati all’aperto. Inoltre, è fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza di una corretta diagnosi e gestione della “Sindrome alfa-Gal” per evitare reazioni allergiche gravi.