Nel centenario della nascita di Italo Calvino, il Teatro della Tosse ha voluto rendere omaggio al grande scrittore ligure con uno spettacolo teatrale di grande impatto. La serata di ieri ha visto la prima assoluta di “I nostri antenati”, un trittico ispirato liberamente ai tre romanzi più celebri di Calvino: “Il Barone rampante”, “Il Cavaliere inesistente” e “Il Visconte dimezzato”.
La Sala Agorà/Claque ha accolto il pubblico, che è stato intrattenuto da Enrico Campanati, vestito da antico arciere, che ha recitato un prologo scritto da Emanuele Conte. Il primo atto, intitolato “Mal Visconte mezzo gaudio”, è stato ispirato a “Il Visconte dimezzato” ed è stato scritto e diretto da Conte stesso, con la collaborazione di Luigi Ferrando. Gli attori Pietro Fabbri, Antonella Loliva e Matteo Traverso hanno dato vita a questa affascinante interpretazione.
Successivamente, il pubblico si è spostato nel “Luzzati Lab”, dove Valentina Picello ha interpretato “Pagina”, liberamente ispirato a “Il Cavaliere inesistente”. La regia e la drammaturgia sono state curate da Giovanni Ortoleva, che ha lavorato all’adattamento del testo insieme a Riccardo Baudino. In questa parte dello spettacolo, è stato dato particolare risalto al tema della scrittura, rappresentato da una grande pagina bianca aperta.
Infine, nella sala Trionfo “rovesciata”, il pubblico ha assistito a “Il Barone”, adattamento e regia di Laura Sicignano, con Alessio Zirulia come protagonista. Questo atto ha messo in evidenza alcuni passaggi fondamentali del romanzo, concentrandosi in particolare sull’epilogo. Tre registi, tre approcci diversi al teatro, ma tutti accomunati dalla volontà di rendere omaggio a Calvino.
Gli attori sono stati calorosamente applauditi per le loro performance straordinarie. Lo spettacolo avrà repliche fino al 26 novembre, offrendo al pubblico la possibilità di immergersi ancora una volta nell’universo magico di Italo Calvino.
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