Se state cercando una vacanza al ritmo di “caccia all’oro” non potete farvi sfuggire il Monferrato che saprà offrirvi, oltre alle sue inimitabili colline, ai borghi e ai castelli che lo rendono famoso in tutto il mondo, anche la possibilità di mettervi sulle tracce dell’oro lungo i corsi d’acqua che lo attraversano.
Fin dall’antichità le sabbie aurifere dei fiumi presenti in questo territorio, il Gorzente e l’Orba, furono setacciate vedendo iniziare la ricerca del preziosissimo metallo già nel primo millennio a.C.; i romani ne fecero addirittura un’attività organizzata fondando due insediamenti: Rondinaria e Rondinella.
Oggi il settore non è più al livello semi-industriale raggiunto nel secolo scorso, ma per chi volesse provare l’emozione della “cerca” all’oro, come la si suole chiamare, l’appuntamento è al torrente Orba a Casal Cermelli, in provincia di Alessandria, dove si trova l’unica area del Piemonte si è autorizzati a svolgere tale ricerca, a livello amatoriale, scientifico e didattico. L’attività di cerca è gestita presso Cascina Merlanetta, azienda agricola a conduzione biologica nonché rinomato agriturismo, con sala convegni e fattoria didattica, che si affaccia sulla sponda sinistra dell’Orba. Qui si trova tutto quanto è necessario per dare inizio, anche da parte della classica famiglia che vi trascorre un weekend, la tanto sognata “caccia all’oro” partecipando alle lezioni di Daniele Cermelli; Daniele, dopo una prima introduzione, si addentrerà nelle varie tecniche attraverso la presentazione di prove pratiche fino all’esperienza sul campo vera e propria con tanto di setaccio in mano.
Una ricerca dell’oro che può terminare con nulla, con una quantità risibile di polvere aurica o chissà, magari una pepita! Per i più curiosi, imperdibile una visita, sempre presso Cascina Merlanetta, all’interessantissimo Museo dell’Orba che racchiude antichi strumenti, reperti, manufatti e documenti usati da coloro i quali fecero della cerca una vera professione. Una vacanza in questa zona del Piemonte che saprà offrire quindi, al di là dell’adrenalina, l’emozione di visitare una parte del Monferrato, quella tra l’Appennino piemontese al confine con la Liguria, sorprendentemente selvaggia ed inaspettata tanto da essere considerata come “l’altro Monferrato”.