Le preoccupazioni sull’uso della carne sintetica non hanno fondamento
Le preoccupazioni sollevate da Magi e Della Vedova riguardo al divieto di commercializzazione della carne sintetica non sono giustificate. Il divieto si basa sul principio di precauzione stabilito nell’articolo 7 del regolamento (CE) n. 178/2002, che riguarda la commercializzazione di alimenti e mangimi ottenuti da colture cellulari o tessuti derivanti da animali vertebrati. La FAO, insieme a un gruppo di esperti dell’OMS, ha recentemente pubblicato uno studio sugli “Aspetti di sicurezza alimentare degli alimenti a base cellulare”, in cui sono stati identificati ben 53 potenziali rischi per la salute umana derivanti dalla produzione di alimenti a base di cellule.
La legge italiana non viola la Costituzione
Non è chiaro in che modo il divieto di commercializzazione della carne sintetica violerebbe l’articolo 41 della Costituzione. Nel bilanciamento dei vari diritti coinvolti, il diritto alla salute deve essere prioritario, poiché la sua tutela è un obiettivo fondamentale e incondizionato dello Stato nei confronti della collettività, e non di interessi specifici. La legge è chiara e le critiche dell’opposizione non hanno fondamento. La Lega continuerà a difendere con determinazione gli interessi degli italiani, la loro salute e il Made in Italy, afferma il presidente della commissione Agricoltura, Mirco Carloni.
La Lega sostiene la tutela della salute e del Made in Italy
La Lega è convinta della necessità di proteggere la salute dei cittadini italiani e promuovere i prodotti italiani. Il divieto di commercializzazione della carne sintetica è una misura volta a garantire la sicurezza alimentare e a prevenire potenziali rischi per la salute umana. La Lega continuerà a sostenere con fermezza questa posizione, in linea con il principio di precauzione e nel rispetto della legge. La tutela della salute e la promozione del Made in Italy sono obiettivi prioritari per il partito, che si impegna a difenderli con determinazione.