Aldo Serena svela un episodio inedito: lo sputo di Ancelotti e il suo percorso nel calcio

Aldo Serena racconta la sua carriera nel calcio italiano, tra momenti indimenticabili e controversie, inclusi lo sputo di Ancelotti e l’errore ai Mondiali del ’90.
Aldo Serena svela un episodio inedito: lo sputo di Ancelotti e il suo percorso nel calcio - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

In un’intervista esclusiva, Aldo Serena, uno dei protagonisti del calcio italiano, ha raccontato per la prima volta un episodio controverso della sua carriera: lo sputo ricevuto da Carlo Ancelotti. L’attaccante di Montebelluna ha condiviso anche ricordi di una carriera che lo ha visto impegnato nei derby di Milano e Torino indossando le maglie di tutte e quattro le squadre. Ripercorriamo insieme le sue esperienze e le emozioni che hanno segnato il suo viaggio nel mondo del calcio.

Il percorso straordinario di Aldo Serena nel calcio italiano

Aldo Serena è un calciatore che ha avuto un percorso unico nella storia del calcio italiano. Con un curriculum che include le maglie di Inter, Milan, Juventus e Torino, è stato protagonista di momenti indimenticabili. Serena ha anche vissuto un episodio che lo ha segnato emotivamente nei Mondiali del ’90, con l’errore dagli undici metri contro l’Argentina. A 64 anni, ricorda quel momento come uno dei più difficili della sua carriera, descrivendo sensazioni di panico che lo hanno accompagnato in quell’occasione. “Ero teso, il portiere sembrava un gigante e non ho nemmeno memoria dell’errore,” confessa, aggiungendo di aver vissuto un black out di due giorni dopo quell’episodio.

Serena sa che per andare avanti bisogna trovare il modo di perdonarsi, e ha fatto pace con il suo passato. Tuttavia, accanto ai momenti di difficoltà, ha vissuto anche situazioni singolari come il conflitto mai risolto con Ancelotti, che ha segnato in modo particolare la sua carriera sportiva.

Lo sputo di Ancelotti: un episodio mai dimenticato

Nel suo racconto, Aldo Serena ha menzionato lo sputo ricevuto da Carlo Ancelotti, un accadimento che non ha mai avuto chiarimenti. Pur non avendo limato i rapporti con il famoso allenatore, Serena ricorda che, dopo un’amichevole, Ancelotti gli ha fatto i complimenti e gli ha teso la mano, mostrando così un lato diverso della sua personalità. “Ci sono episodi che rimangono, come quello con Ancelotti e la sabbia in faccia di Van Basten,” racconta Serena. Il legame tra calciatori, sia buono che conflittuale, ha sempre avuto un ruolo centrale nel mondo del calcio.

Serena esprime anche il suo rispetto per alcuni compagni di squadra che hanno segnato la sua carriera. Parla con ammirazione di Michel Platini, di cui ammirava la tecnica in campo, e di Franco Scirea, un giocatore che considerava un modello di sportività. Scirea era bravo ma anche rispettoso. Era difficile trovare qualcuno come lui,” dichiara.

Vita privata e relazioni: il lato umano del calciatore

Oltre alla sua carriera calcistica, Aldo Serena ha vissuto una vita privata intensa, caratterizzata da relazioni che hanno catturato l’attenzione dei media. La sua storia d’amore con Luisa Corna ha riempito le pagine dei giornali all’epoca. Serena riflette su un aspetto della sua gioventù che riguardava i rapporti interpersonali e la fedeltà. “Essere fedeli mentre sei un giovane calciatore a Milano era un’impresa ardua,” afferma, spiegando le difficoltà di mantenere relazioni stabili in un contesto di eccessi e libertà.

La vita di un calciatore è spesso sotto i riflettori e, come ammette Serena, non è certo facile per un giovane gestire le tentazioni e le pressioni del mondo del calcio. “Non posso dire di essere stato un monaco. Amavo le uscite e la vita sociale, ma sforzandomi sempre di mantenere i giusti ritmi,” racconta. Oggi, con i cambiamenti nella cultura calcistica, i calciatori sembrano avere meno libertà di divertirsi come in passato, ma Serena guarda a quel periodo con un senso di nostalgia e realismo.

Aldo Serena, ora opinionista per Sky Sport, continua a riflettere sulla sua vita, i suoi successi e i passaggi che lo hanno influenzato sia come atleta che come uomo. La narrazione di Serena offre uno spaccato sincero e avvincente su ciò che significa essere parte del mondo del calcio.

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