Secondo Eugenio Albamonte, ex segretario di Area, invece di seguire la via delle impugnazioni, alcuni politici della maggioranza hanno scelto di aggredire la giudice di Catania, Iolanda Apostolico, indagando sulla sua vita privata per capire le sue convinzioni personali. Albamonte considera questi comportamenti indegni di una democrazia. Egli constata una forte involuzione del governo attuale nel rispetto del ruolo della magistratura e critica l’approccio del governo, che si dichiara garantista e difensore della privacy, ma allo stesso tempo non si rende conto che la norma che introduce la cauzione per i migranti non è né liberale né garantista. Durante il congresso di Area, la corrente progressista delle toghe, Albamonte ha sottolineato come in passato il problema tra la magistratura e i governi si manifestasse solo in caso di decisioni che coinvolgevano soggetti politici, mentre oggi qualsiasi decisione che contrasti con il “sentiment” del governo diventa oggetto di aggressione. Riguardo alla decisione della giudice di Catania, Albamonte ha ricordato che, secondo la Corte Costituzionale, la normativa europea ha applicazione diretta ogni volta che entra in conflitto con le norme nazionali e questo è quanto è avvenuto in questo caso.