Airbnb evade tasse per 3,7 miliardi: un’analisi sul mancato pagamento fiscale

Evento Airbnb con visita al BnB Casa Gallina di la Host Maria Vittoria Santilli Volterra 16 Giugno 2023 ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

L’indagine condotta dalla Procura di Milano ha portato al sequestro preventivo di oltre 779 milioni di euro a Airbnb. Secondo le verifiche fiscali effettuate dalla Guardia di Finanza, si ipotizza che la società non abbia versato la cosiddetta ‘cedolare secca’ sui canoni di locazione breve per un ammontare di 3.711.685.297 euro. Questi canoni sono stati corrisposti dagli ospiti delle strutture ricettive tra il 2017 e il 2021.

Il procuratore Marcello Viola ha diffuso una nota in cui si riportano queste informazioni. L’indagine si basa sulle risultanze delle verifiche fiscali effettuate dalla Guardia di Finanza. La ‘cedolare secca’ è una tassa che deve essere pagata sulle locazioni brevi e Airbnb è accusata di non averla versata per un importo molto elevato.

Il sequestro preventivo di oltre 779 milioni di euro è un provvedimento che mira a garantire il recupero delle somme dovute. Airbnb è una delle piattaforme più utilizzate per la prenotazione di alloggi brevi e l’indagine sulla mancata cedolare secca potrebbe avere conseguenze significative per l’azienda.

La società dovrà ora affrontare le accuse e dimostrare la propria conformità alle norme fiscali. Nel frattempo, l’indagine continua e si cercheranno ulteriori prove per sostenere l’accusa di mancato pagamento della cedolare secca.

Resta da vedere come questa vicenda si svilupperà e quali saranno le conseguenze per Airbnb. L’azienda dovrà affrontare un’importante battaglia legale per difendere la propria posizione e dimostrare la propria conformità alle leggi fiscali vigenti.