Riparte la mobilitazione per l’educazione sessuale-affettiva nelle scuole italiane
L’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica (Aied) ha lanciato una proposta durante il convegno per celebrare i suoi 70 anni di attività. L’Aied è stata fondamentale per legalizzare la contraccezione in Italia e per promuovere la conquista dei diritti civili, come il divorzio e l’aborto. Durante l’evento, il presidente nazionale dell’Aied, Mario Puiatti, e le senatrici Cecilia D’Elia ed Emma Bonino hanno sottolineato l’importanza di combattere l’aborto clandestino e di riflettere sulla storia per guardare al futuro.
L’importanza dell’educazione sessuale-affettiva nelle scuole italiane
Durante il convegno “Sessualità, diritti, demografia”, l’Aied ha posto l’attenzione sull’educazione sessuale-affettiva nelle scuole italiane. Il presidente nazionale dell’Aied, Mario Puiatti, ha evidenziato il diritto dei giovani italiani di ricevere un’educazione sessuale-affettiva, come avviene per i loro coetanei in tutta Europa, ad eccezione di Cipro, Lituania, Bulgaria, Romania e appunto, l’Italia.
Puiatti ha sottolineato che “quando potremo parlare apertamente di sessualità, saremo ancora più liberi”. L’obiettivo dell’Aied è introdurre l’informazione sessuale-affettiva nel sistema scolastico nazionale, estendendola a tutte le scuole, dai bambini agli adolescenti. Secondo l’associazione, queste conoscenze non possono più essere considerate accessorie o opinabili. Il diritto all’educazione sessuale-affettiva è un diritto alla salute, come sottolineato dalle Direttive europee e dall’Agenda delle Nazioni Unite che promuove l’accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, inclusa la pianificazione familiare.
La sfida per l’educazione sessuale-affettiva nelle scuole italiane
L’Aied si impegna a promuovere l’educazione sessuale-affettiva nelle scuole italiane. Durante il convegno, l’associazione ha ribadito il suo ruolo nel cambiamento del Paese negli ultimi 70 anni. Ora, l’obiettivo principale è l’introduzione dell’informazione sessuale-affettiva nel sistema scolastico nazionale. L’Aied propone di estendere questa educazione a tutte le scuole, dai bambini agli adolescenti, poiché ritiene che queste conoscenze siano fondamentali per la salute e non possano essere considerate accessorie o opinabili. L’associazione si basa sulle Direttive europee e sull’Agenda delle Nazioni Unite che sottolineano l’importanza di garantire l’accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, inclusa la pianificazione familiare.