Aggressione con Corano: PM ordina detenzione

La Procura di Milano ha richiesto la custodia cautelare in carcere per Ibrahim Tawfik, l’egiziano di 33 anni accusato di lesioni aggravate dall’odio religioso. Sabato pomeriggio, l’uomo ha aggredito tre passanti in viale Monza, colpendo uno di loro con calci e pugni e mordendolo alla mano e alla testa. Durante l’aggressione, indossava una tuta islamica, teneva in mano un Corano e gridava “Allah è grande, oggi muoiono tutti”. Il giudice dovrà esprimersi sulla richiesta di custodia cautelare dopo l’interrogatorio.

La richiesta della Procura

Il pm Francesca Crupi ha inoltrato al gip la richiesta di convalida dell’arresto e di custodia cautelare in carcere per Ibrahim Tawfik. L’uomo, irregolare in Italia, ha precedenti per reati legati all’immigrazione. Secondo le indagini della Digos, avrebbe trascinato l’ecuadoriano di 44 anni, uno dei passanti aggrediti, per alcuni metri dopo averlo buttato a terra. La vittima ha riportato una prognosi di 10 giorni.

L’accusa di lesioni aggravate dall’odio religioso

La Procura ha contestato a Tawfik il reato di lesioni con l’aggravante dell’odio religioso, previsto dall’articolo 604 ter del codice penale. L’aggressore, secondo le indagini, avrebbe agito in modo premeditato, indossando una tuta islamica e gridando slogan religiosi durante l’attacco.

La difesa dell’aggressore

Non sono ancora state rese note le dichiarazioni dell’aggressore durante l’interrogatorio. La sua difesa potrà esprimersi in seguito, nel corso del processo. Tawfik rischia una condanna per lesioni aggravate dall’odio religioso, che potrebbe comportare una pena più severa rispetto a un’aggressione comune.

La reazione dell’opinione pubblica

L’aggressione ha suscitato grande indignazione nell’opinione pubblica. Si è riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle città e sull’integrazione degli immigrati. Le autorità stanno monitorando attentamente la situazione per evitare tensioni e reazioni violente.

L’importanza della custodia cautelare

La richiesta di custodia cautelare in carcere per Ibrahim Tawfik è fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per consentire alle indagini di procedere senza ostacoli. La decisione del giudice sarà determinante per stabilire se l’aggressore dovrà rimanere in carcere in attesa del processo.