Dopo il giovedì dell’assedio a Bruxelles, la protesta dei trattori in Belgio si sposta al confine con l’Olanda.
Nelle Fiandre vengono segnalati blocchi sulla A12, sulla E19 e sulla E34. Diversi caselli autostradali nei Paesi Bassi sono chiusi in entrata e in uscita. Le autorità olandesi consigliano ai cittadini che devono recarsi in Belgio di posticipare il viaggio. La situazione è invece rientrata nella capitale belga, dove è tornata la calma dopo le proteste inscenate dai 1300 trattori presenti ieri. Alcuni blocchi vengono registrati anche in Vallonia.
In Francia, all’indomani degli annunci del premier Gabriel Attal e del presidente Emmanuel Macron, la stragrande maggioranza degli agricoltori sta mettendo fine alla mobilitazione che ha portato ai blocchi delle strade attorno a Parigi con i trattori. Restano alcuni punti critici per la circolazione e per alcuni dissidenti rispetto ai principali sindacati che non hanno ancora smobilitato.
Due settimane dopo l’inizio della protesta, i sindacati che raccolgono la grande maggioranza della categoria, la Fnsea e i Giovani agricoltori, hanno lanciato ieri sera un appello a sospendere i blocchi stradali visti gli annunci di Attal, che ha annunciato una quindicina di misure a sostegno dell’agricoltura.
“Dobbiamo cambiare modalità di azione e invitiamo i nostri iscritti a sospendere i blocchi e ad adottare una nuova forma di mobilitazione, hanno detto i leader dei due sindacati.
Il simbolo della rabbia degli agricoltori, il convoglio di un centinaio di trattori partito da Agen, nel sud-ovest e arrivato ai mercati generali di Rungis (Parigi), ha cominciato il rientro dopo che due giorni fa un’ottantina di manifestanti del gruppo sono stati fermati e denunciati per danneggiamenti. Erano riusciti ad entrare nei mercati generali nonostante fossero guardati a vista da decine di blindati della gendarmeria. Nella regione di Parigi, le autostrade subiscono ancora questa mattina interruzioni, ma dovrebbero essere liberate entro qualche ora e ripristinate per la circolazione. I sindacati minori, in particolare la Confédération paysanne (di sinistra) che ha già fatto sapere di voler proseguire la mobilitazione, continua i blocchi stradali attorno a Lione e nella regione di Tolosa (sud-ovest).
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