Affondano petroliere russe nello stretto di Kerch: rischi ambientali e operazioni di soccorso in corso

Un grave incidente marittimo si è verificato nello stretto di Kerch, dove due petroliere russe, cariche di mazut, un combustibile di bassa qualità, stanno affondando a circa otto chilometri dalla costa della Crimea. Questo evento ha sollevato preoccupazioni significative riguardo all’impatto ambientale e alla sicurezza dell’equipaggio a bordo delle navi.

Dettagli sull’incidente nello stretto di Kerch

La prima nave coinvolta, la Volgoneft-212, ha subito un danno strutturale a prua a causa di una tempesta. Secondo quanto riportato dal ministero delle Emergenze russo, questa petroliera trasportava più di 4 tonnellate di olio combustibile. Il secondo incidente ha riguardato un’altra nave cisterna, la Volgoneft-239, danneggiata nelle stesse acque. Le cause esatte del maltempo e le conseguenze sulle operazioni marittime nella zona sono attualmente in fase di indagine. Il ministero ha confermato che è stata avviata un’indagine interna per comprendere i fattori che hanno condotto a questo evento drammatico. Le immagini dell’incidente e della situazione attuale ora circolano sui social media, suscitando un’accesa discussione sulle misure di sicurezza in mare.

Rischi per l’ambiente marino

Stando a quanto riportato, è stata avvistata una macchia di petrolio di ampie dimensioni nelle acque circostanti. Questa situazione è particolarmente allarmante poiché il combustibile di bassa qualità trasportato dalle petroliere potrebbe causare un grave inquinamento marino. La fuoriuscita di oli può avere ripercussioni devastanti sugli ecosistemi locali, alterando la flora e la fauna marina. Gli esperti in contaminazione da idrocarburi temono che la perdita di mazut possa influenzare non solo le acque ma anche le coste vicine, con conseguenze a lungo termine sulla biodiversità dell’area.

Sebbene i dettagli sulla quantità esatta di petrolio nella Volgoneft-239 siano ancora in fase di verifica, esperti locali avvisano che un intervento tempestivo è cruciale per limitare i danni ambientali. Le operazioni di bonifica delle acque, che includono la raccolta del petrolio galleggiante e il ripristino della salute marittima dell’area, dovranno essere messe in atto non appena possibile.

Soccorso dell’equipaggio e operazioni in corso

Sul posto si trovano già squadre di soccorso dedicate, le quali stanno lavorando attivamente per trarre in salvo gli equipaggi delle petroliere in difficoltà. A bordo delle due navi si trovavano 29 membri dell’equipaggio, di cui 13 sono stati già recuperati in sicurezza. Le operazioni di soccorso sono complesse e richiedono l’impiego di diverse unità specializzate, a causa delle condizioni meteorologiche avverse e della situazione critica che si sta monitorando in tempo reale.

Il ministero delle Emergenze russo ha confermato che stanno collaborando con diverse agenzie e gruppi di crisi per garantire la sicurezza dei recuperi e prevenire ulteriori incidenti nel corso delle operazioni. Ogni tentativo di salvataggio verrà effettuato tenendo in dovuta considerazione non solo la vita degli equipaggi, ma anche la salvaguardia dell’ambiente marino. Ulteriori aggiornamenti sulle condizioni dei membri dell’equipaggio e sull’evoluzione della situazione ambientale dovrebbero essere pubblicati nelle prossime ore.