Affitti brevi a Roma centro: Onorato chiede un’azione per fermare la crisi abitativa

Troppi affitti brevi nel centro di Roma stanno mettendo a rischio la presenza dei residenti e trasformando il cuore della città in un deserto per soli turisti. Negli ultimi due anni, in vista del Giubileo, sono state aperte ben 4.400 nuove strutture. L’assessore Alessandro Onorato lancia l’allarme, sottolineando la necessità di distribuire l’offerta turistica su tutta la città, ma senza una norma nazionale è impossibile farlo.

Le città d’arte stanno perdendo la loro anima e i comuni non hanno il potere di limitare l’apertura di nuove strutture turistiche. Onorato propone che il governo emetta un decreto che obblighi i portali a pubblicare solo annunci di strutture autorizzate dai comuni. Inoltre, suggerisce di permettere ai comuni delle città metropolitane di bloccare le nuove aperture.

Riguardo alla norma che prevede l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi, Onorato critica il governo per emettere diktat senza governare effettivamente. Secondo lui, gli affitti brevi possono essere una risorsa importante per il Paese, ma è necessario ridurre l’offerta nel centro di Roma e favorirla in altre zone.

Onorato ritiene che il codice identificativo nazionale per le strutture alberghiere ed extra alberghiere sia solo fumo negli occhi, poiché non risolve il problema delle strutture abusive. Inoltre, propone di abbassare la tassa di soggiorno nei quartieri meno centrali, ma senza l’approvazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze non è possibile.

Infine, l’assessore critica Airbnb per non aver versato la cedolare secca negli anni passati e sostiene che i colossi del web alterano il mercato, interpretando le norme a loro vantaggio e non pagando adeguatamente il Paese.

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