Dall’antica Neapolis arriva al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la seconda parte di un’iscrizione in greco che faceva parte del fregio del celebre tempio dei Dioscuri. Il direttore del museo, Paolo Giulierini, ha presentato il bilancio del suo doppio mandato e ha annunciato l’arrivo di questa preziosa iscrizione. Grazie a un prestito dalla Curia arcivescovile di Nola, l’iscrizione si unirà a quella già in possesso del museo, ricomponendo così la prima parte dell’epigrafe che porta il nome di Iulio Tarso. Giulierini ha sottolineato il suo legame con Napoli e ha dichiarato che la nuova sezione Neapolis aprirà nel 2024, dimostrando l’impegno del museo nel preservare la storia della città e interagire con il territorio. Il suo mandato come direttore scade il 14 novembre, ma ha espresso la speranza di un “arrivederci” dopo una giornata dedicata a Napoli e alla sua storia archeologica. L’iscrizione è stata trovata nella Chiesa di Santa Maria del Plesco a Casamarciano, dove era stata murata all’interno di un altare nel Settecento. Era già nota agli studiosi sin dal Quattrocento, ma si conosceva solo un frammento conservato nel museo. Questo nuovo frammento riporta parte del nome dei Dioscuri, che erano venerati a Napoli fin dalla fondazione della colonia. Alla presentazione del bilancio erano presenti anche esperti e rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel ritrovamento. Durante l’evento sono state mostrate anche le nuove sale appena restaurate, che ospiteranno la collezione vascolare e la mostra del Tesoro della Legalità.
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