Il giornalista, scrittore, documentarista e saggista fiorentino Fabrizio Borghini è morto all’età di 76 anni improvvisamente, colpito da un malore, alla proiezione del primo film del figlio Lorenzo, “Doppio passo”. Borghini si è accasciato sabato sera nella hall dello Spazio Alfieri di Firenze durante la presentazione al pubblico del film, da lui stesso organizzata.
Un giornalista appassionato di Firenze, di cinema e di cultura
L’annuncio della scomparsa di Fabrizio Borghini è stato dato da Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana, che lo ricorda come “giornalista appassionato di Firenze, di cinema, di cultura”. Borghini ha scritto numerose biografie di personaggi del cinema e ha pubblicato volumi dedicati a Firenze e al calcio.
Una carriera dedicata al cinema e allo sport
Nato nel 1947 a Firenze, Fabrizio Borghini si era laureato in Lettere con una tesi sul regista Mario Monicelli. Ha scritto numerose biografie di attori e registi, tra cui Fosco Giachetti e Mario Monicelli. Ha anche pubblicato opere a carattere sportivo, tra cui libri sul calcio e sulla violenza negli stadi.
Riconoscimenti e premi
Fabrizio Borghini è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti a carattere giornalistico e culturale nel corso della sua carriera. Tra i premi ricevuti, il Ciak d’argento, il Bacco sportivo e il Premio Donatello.
Messaggi di cordoglio
Numerosi sono i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Fabrizio Borghini. Tra coloro che hanno espresso il loro dolore per la perdita ci sono il sindaco di Firenze, Dario Nardella, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessore fiorentina Sara Funaro.
Un uomo poliedrico e appassionato
Fabrizio Borghini è stato un giornalista e scrittore poliedrico, appassionato di cinema, cultura e sport. Ha dedicato la sua carriera alla promozione e alla valorizzazione di Firenze, del cinema e del calcio. La sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo della cultura e dell’informazione.