Nelle ultime ore, Roma piange la scomparsa di Luciano Mancini, noto come ‘er Principe’, un tempo figura di spicco della famigerata banda della Magliana. L’ex esponente criminale, all’età di 88 anni, si è congedato dalla vita, lasciando dietro di sé una storia intricata e legata alle gesta dell’organizzazione criminale che ha segnato un’epoca.
Luciano Mancini, soprannominato ‘er Principe’, fu considerato in passato un investitore dei capitali provenienti dalla banda della Magliana. La sua figura era inserita nel tessuto intricato di una delle organizzazioni criminali più famigerate nella storia di Roma.
In merito alla notizia della sua morte, suo figlio Massimiliano interviene per chiarire un malinteso che ha generato confusione. Afferma: “In queste ore, nel dare conto della morte di mio padre, Luciano, c’è stato un errore di comunicazione, legato al fatto che il mio papà aveva lo stesso cognome del collaboratore di giustizia Antonio Mancini, anche lui componente della banda della Magliana, il quale invece è vivo”.
La scomparsa di Luciano Mancini riapre un capitolo complesso della criminalità romana, rievocando una delle epoche più oscure della città. La sua storia si intreccia con vicende e personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla cronaca giudiziaria della Capitale.
‘Er Principe’ lascia dietro di sé un’eredità fatta di mistero e contraddizioni, un capitolo controverso della storia criminale romana che ha segnato un’epoca. La sua figura, ora relegata al passato, rimarrà nella memoria di chi ha vissuto quel periodo e ha assistito alle gesta della banda della Magliana.
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