Cissy Houston, la straordinaria cantante gospel e madre della popstar Whitney Houston, è morta ieri mattina nella sua residenza nel New Jersey all’età di 91 anni, a causa di complicazioni legate al morbo di Alzheimer. Con una carriera che ha abbracciato più di sette decenni, Houston si è guadagnata un posto d’onore nel panorama musicale, collaborando con leggende come Elvis Presley e Aretha Franklin. La sua musica e il suo lascito continuano a risuonare nel cuore di molti.
Nata nel 1933 nel New Jersey, Cissy Houston era la più giovane di otto figli in una famiglia dove la musica era parte integrante della vita quotidiana. Sin da piccola, Cissy ha mostrato una spiccata inclinazione per il canto, cimentandosi in performance musicali con i suoi fratelli. Questa passione si è evoluta, portandola a formare un gruppo gospel che ha segnato i suoi primi passi nel mondo della musica. Negli anni ’60, Houston ha preso parte al gruppo Rythm and Blues Sweet Inspirations, un collettivo che ha fatto da spalla per nomi illustri come Otis Redding e Dusty Springfield.
Gli Sweet Inspirations hanno ottenuto particolare notorietà anche grazie alla loro partecipazione al celebre brano “Brown Eyed Girl” di Van Morrison, consolidando ulteriormente la reputazione di Houston come vocalist talentuosa. La sua versatilità e capacità di adattarsi a diversi generi musicali le hanno permesso di accumulare esperienze e collaborazioni, creando una rete di connessioni che avrebbero definito la sua carriera nei rispettivi decenni.
Dopo aver brillato con gli Sweet Inspirations, Cissy Houston ha intrapreso una carriera solista che le ha permesso di esprimere appieno il suo talento. Durante la sua carriera, si è esibita con un ampio ventaglio di artisti celebri, da Chaka Khan a Jimi Hendrix, fino alla sua iconica figlia Whitney Houston. Queste collaborazioni non solo hanno ampliato il suo raggio d’azione musicale, ma hanno anche creato momenti indimenticabili nella storia della musica.
Nel corso della sua carriera, Cissy Houston ha pubblicato diversi album, tra cui quelli gospel che le sono valsi due premi Grammy. In particolare, nel 1997 ha vinto un Grammy per il suo album “Face to Face” e l’anno seguente per “He Leadeth Me”. Questi riconoscimenti rappresentano non solo il suo talento, ma anche il profondo impatto che ha avuto sulla musica gospel. Inoltre, Cissy ha pubblicato tre libri, incluso “Remembering Whitney: A Mother’s Story of Life, Loss and The Night The Music Stopped”, un’opera toccante dedicata alla memoria di sua figlia.
Cissy Houston ha lasciato un’eredità musicale che continuerà a ispirare generazioni future. La sua scomparsa rappresenta una perdita enorme per la famiglia e il mondo della musica. La nuora Pat Houston ha rilasciato un comunicato, esprimendo il grande dolore della famiglia per la perdita della loro “matriarca”. Ha sottolineato l’impatto che Cissy ha avuto nella musica e nell’intrattenimento, affermando che gli oltre settant’anni di carriera della cantante rimarranno sempre nei cuori dei suoi cari.
La famiglia ha inoltre voluto rendere omaggio al legame tra Cissy e sua figlia Whitney, scomparsa nel 2012, dichiarando che Cissy è ora in pace, riunita con la figlia e altri cari membri della famiglia. Questa intima riflessione offre uno scorcio su quanto profondo fosse il legame tra di loro e sull’influenza che Cissy ha avuto nel dare vita a uno dei nomi più iconici nella storia della musica pop e R&B.
Cissy Houston sarà ricordata non soltanto per le sue straordinarie interpretazioni e premi conquistati, ma anche per il calore umano e il legame indissolubile con la sua famiglia, che ne conserverà viva la memoria.
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