Il recente sfogo del tecnico del Milan, Paulo Fonseca, dopo la partita contro l’Atalanta ha attirato l’attenzione della Procura federale. In diretta tv, Fonseca ha espresso critiche pesanti nei confronti dell’arbitro La Penna, suscitando interrogativi su possibili sanzioni disciplinari a suo carico in base all’articolo 23 del Codice di Giustizia Sportiva . Questo articolo disciplina le dichiarazioni potenzialmente lesive e le loro conseguenze per i tecnici e le squadre. Di seguito, analizziamo i dettagli della situazione e le possibili implicazioni.
Le accuse di Fonseca contro l’arbitro e il richiamo a precedenti
La Procura federale esaminerà le affermazioni rilasciate da Fonseca dopo la sfida del 28 ottobre. Il tecnico ha espresso indignazione nei confronti dell’arbitro La Penna, accusandolo di “aver guidato la partita in un certo modo contro di noi.” Questa dichiarazione non è la sola a preoccupare, poiché si riferisce anche a errori analoghi in partite precedenti. In una delle sue osservazioni, Fonseca ha fatto riferimento a una circostanza specifica in cui lo stesso arbitro, ai tempi del VAR, non intervenne per assegnare un rigore all’Udinese, dicendo: “Andate a vedere cosa è successo!“.
Queste parole non sono state pronunciate per caso e potrebbero rivelarsi problematiche per Fonseca. Le critiche, infatti, non si limitano a un generico disappunto ma si concentrano anche su eventi passati, generando un quadro complesso da valutare per la Procura. La diretta riferimento alle decisioni arbitrali precedenti potrebbe suggerire un atteggiamento di accusa sistematica da parte del tecnico, il che rende la sua posizione ancor più delicata.
Il gol contestato e la reazione del tecnico
Un momento decisivo per la reazione di Fonseca è stato il gol di De Ketelaere, che ha portato in vantaggio il Milan. Secondo Fonseca, la rete andava annullata poiché riteneva che il calciatore si fosse appoggiato sulle spalle di Theo Hernandez, compiendo un fallo. Durante l’intervista con Dazn, l’ex arbitro Marelli ha supportato la posizione di Fonseca, affermando che l’azione andasse sanzionata. Tuttavia, i vertici arbitrali hanno ribadito l’assenza di infrazioni, ritenendo giusta la decisione presa da La Penna.
Questo episodio non solo ha dimostrato l’intensità delle emozioni di Fonseca, ma ha anche sottolineato una delle peculiari dinamiche del calcio, dove le decisioni arbitrali possono influenzare non solo il punteggio, ma anche il clima emotivo di una partita e la reazione dei suoi protagonisti. L’allenatore, in preda all’ira per quanto accaduto, ha sollevato un polverone che ora potrebbe costargli caro.
Le possibili sanzioni per Fonseca in base all’articolo 23
La Procura federale dovrà decidere se procedere per deferire Fonseca. L’articolo 23 del CGS stabilisce che tali dichiarazioni possono essere soggette a diverse sanzioni. Se i commenti di Fonseca vengono considerati “lesivi della reputazione” di arbitri o istituzioni, egli potrebbe affrontare sanzioni che variano da un’ammenda monetaria a una sospensione temporanea.
La norma esamina la correttezza dell’esposizione dei fatti e l’eventualità di contenuti lesivi. Qualora non vengano riconosciuti i diritti di critica legittimi, o se ritenuti inadeguati, Fonseca potrebbe essere deferito. Le sanzioni indicate nell’articolo comprendono ammende che vanno da 2.500 a 50.000 euro, oltre a misure più severe come la squalifica o l’inibizione dall’accesso ai campi da gioco.
Le valutazioni della Procura si concentreranno anche su che tipo di impatto le dichiarazioni di Fonseca potrebbero avere sul prestigio e sull’imparzialità dell’arbitro e della federazione. Nel corso delle indagini, si punterà a capire se l’allenatore ha oltrepassato i limiti del diritto di critica o se le sue dichiarazioni rientrano in un normale dissenso.
Le ripercussioni potenziali per il Milan
Non solo Fonseca, ma anche il Milan potrebbe trovarsi a fronteggiare conseguenze. L’articolo 23 stabilisce che i club possono essere penalizzati per le dichiarazioni dei propri dirigenti. La società rossonera potrebbe, quindi, affrontare un’ammenda equivalente a quella inflitta a Fonseca, qualora non si dissoci pubblicamente dalle sue affermazioni.
Il mancato allontanamento delle dichiarazioni lesive da parte del club potrebbe risultare un aggravante. La risonanza di tali dichiarazioni e la mancanza di una posizione chiara da parte del Milan potranno influenzare la decisione della Procura. La situazione è divenuta complessa e il prossimo capitolo si scriverà nelle decisioni che prenderà la Procura, in un contesto calcistico dove le parole dei protagonisti ora pesano più che mai.