Il video che mostra la giudice Iolanda Apostolico durante la manifestazione di solidarietà per la nave Diciotti è stato girato da un uomo con una videocamera, posizionato tra le forze di polizia. Secondo Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, le immagini sono arrivate nelle mani del ministro Matteo Salvini grazie a un poliziotto o a un ufficio di polizia che scheda i partecipanti alle manifestazioni. Travaglio sottolinea che il dossieraggio non è una novità in Italia, facendo riferimento al caso di Pio Pompa, analista del Sismi, trovato nel 2006 con dossier contro politici e giornalisti critici verso Berlusconi. Alcuni giornali segnalano anche la presenza del marito della giudice nel video, un militante di sinistra dipendente del tribunale.
Anche il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Stefano Santalucia, ha considerato il video come un “screening” nei confronti della persona anziché delle idee espresse. Secondo alcuni esponenti della Lega, la manifestazione a cui partecipava la giudice si è svolta nello stesso periodo in cui il presidente dell’Anm invitava i suoi membri a criticare Salvini, per cui potrebbe non essere un caso che le immagini siano finite nelle mani del ministro. La Stampa riporta la reazione di Apostolico, che ha ammesso di essere stata presente alla manifestazione per evitare scontri e si è rifiutata di dare spiegazioni riguardo alla sua presenza.
Il Fatto Quotidiano ha individuato un uomo con una videocamera in mezzo alla polizia come possibile autore del video. Tuttavia, le fonti della polizia e dei Carabinieri hanno negato di avere realizzato riprese quel giorno. Un dettaglio interessante è che l’uomo nel video appare pelato. Santalucia ha sollevato dubbi sulle origini del video e ha sottolineato che le riprese sono state fatte alle spalle delle forze dell’ordine che contenevano il corteo, il che potrebbe essere un fatto grave.
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