La Commissione Europea ha confermato di essere a conoscenza dell’accordo operativo tra le autorità italiane e albanesi per la gestione dei flussi migratori. Tuttavia, non ha ancora ricevuto informazioni dettagliate in merito e ha sottolineato l’importanza che qualsiasi accordo rispetti il diritto comunitario e internazionale.
La premier Giorgia Meloni ha dichiarato che l’accordo potrebbe diventare un modello di collaborazione tra Paesi dell’Unione Europea e Paesi extra-UE per la gestione dei flussi migratori. Ha inoltre sottolineato come l’Albania si stia comportando come una Nazione amica dell’Italia e dell’Unione Europea, nonostante non faccia ancora parte dell’UE.
Secondo l’accordo, l’Albania metterà a disposizione dell’Italia alcune aree, come il porto di Shengjin e l’area di Gjader, dove l’Italia potrà realizzare due strutture per gestire l’ingresso, l’accoglienza temporanea, le domande d’asilo e i rimpatri degli immigrati. Queste strutture potranno ospitare fino a tremila immigrati contemporaneamente e le procedure di frontiera verranno ridotte a 28 giorni.
La premier Meloni ha sottolineato che, grazie a questo accordo, potranno essere trasferiti in Albania più di 36 mila immigrati nell’arco di un anno. Ha inoltre elogiato l’Albania per il suo comportamento solidale e cooperativo, in linea con i principi europei, nonostante non sia ancora un membro dell’UE.
L’accordo tra Italia e Albania sui centri per migranti rappresenta quindi un importante passo avanti nella gestione dei flussi migratori e potrebbe aprire la strada a futuri accordi di collaborazione tra Paesi europei e non europei.