Un alto esponente di Forza Italia ha rivelato all’Adnkronos che molti nel partito azzurro sono insoddisfatti dell’accordo siglato dal governo italiano con l’Albania sulla gestione dei flussi migratori. In particolare, si lamenta uno scarso coinvolgimento del segretario nazionale del partito, Antonio Tajani, che è anche ministro degli Esteri, nella definizione dell’intesa con Tirana.
Il malcontento è evidente tra i parlamentari di Forza Italia, che esprimono il loro disappunto a mezza bocca. Tuttavia, il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, si rifiuta di credere che Tajani sia stato tenuto all’oscuro di tutto. Secondo Mulè, sarebbe un oltraggio istituzionale per l’incarico che ricopre.
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, assicura che Tajani era informato dell’accordo e che l’intesa con l’Albania è l’avvio di una collaborazione per risolvere un problema che non riguarda solo l’Italia. Anche il responsabile nazionale dei Dipartimenti del partito, Alessandro Cattaneo, sostiene che l’accordo è positivo e rientra nel quadro dell’Unione Europea.
Tajani, dal vertice dei ministri degli Esteri del G7 a Tokyo, afferma che l’accordo rispetta le norme comunitarie e mira a garantire la massima sicurezza. Nella Lega di Matteo Salvini, invece, si cerca di correggere il tiro dopo le critiche iniziali. Il vicesegretario del Carroccio, Andrea Crippa, afferma che l’accordo non è fake e che è una bella mossa.
In Fdi, invece, le voci sui malumori degli alleati vengono liquidate dal capogruppo alla Camera, Tommaso Foti, che si preoccupa solo quando vede che le cose non funzionano. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, non si occupa delle insofferenze di Fi e Lega e considera l’accordo come un segno di collaborazione per risolvere i problemi comuni.