epa10965453 A costumed protestor holds a poster reading 'SAG-AFTRA on Strike' as SAG-AFTRA members and supporters demonstrate in front of Netflix headquarters on a post-apocalyptic theme in Los Angeles, California, 08 November 2023. The Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) has been on strike since 14 July 2023, it is the longest strike in SAG-AFTRA history. EPA/ETIENNE LAURENT
Dopo 118 giorni di sciopero, gli attori e gli studi di Hollywood hanno finalmente raggiunto un accordo preliminare che potrebbe porre fine alla controversia. La Sag-Aftra Tv/Theatrical Committee ha votato all’unanimità per approvare l’accordo con l’Amptp, segnando ufficialmente la fine dello sciopero.
L’accordo, tuttavia, deve ancora essere approvato dai membri del sindacato. Se verrà approvato, l’industria televisiva e cinematografica americana, che genera un valore di 134 miliardi di dollari, potrà finalmente riprendere la sua attività.
L’accordo preliminare rappresenta un passo importante per risolvere le questioni che hanno portato allo sciopero. Sebbene i dettagli specifici dell’accordo non siano stati ancora resi pubblici, si spera che rispondano alle richieste degli attori riguardo a migliori condizioni di lavoro, salari più equi e una maggiore protezione per i diritti dei lavoratori.
L’industria cinematografica e televisiva di Hollywood è un pilastro dell’economia americana e globale, e lo sciopero ha avuto un impatto significativo su molti settori correlati. La fine dello sciopero rappresenta una luce in fondo al tunnel per gli attori, gli studios e tutti coloro che dipendono da questa industria per il loro sostentamento.
Mentre si attende l’approvazione finale dell’accordo da parte dei membri del sindacato, l’intera comunità di Hollywood rimane in attesa di riprendere le riprese e di tornare a creare le storie che hanno affascinato il pubblico di tutto il mondo.
In conclusione, l’accordo preliminare raggiunto tra gli attori e gli studi di Hollywood segna una svolta importante nella controversia che ha causato uno sciopero di 118 giorni. Ora spetta ai membri del sindacato approvare l’accordo e riportare in vita l’industria cinematografica e televisiva americana.
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