L’Accademia Nazionale dei Lincei, la più antica istituzione scientifica del mondo, solleva gravi preoccupazioni riguardo all’ultima bozza del decreto Milleproroghe. In particolare, l’Accademia critica la decisione di interrompere le sanzioni di 100 euro per coloro che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale contro il Covid-19. Questo provvedimento, secondo l’Accademia, rischia di minare la cultura della vaccinazione nel paese, trasformando una misura fondamentale di sanità pubblica in una semplice opzione personale.
Impatto diseducativo e preoccupazioni pubbliche
Nel suo comunicato, l’Accademia sottolinea che, se questa sanatoria venisse approvata, avrà un impatto diseducativo significativo sui cittadini. L’Accademia avverte che tale scelta potrebbe declassare l’obbligo vaccinale, facendolo apparire come una decisione facoltativa. Ciò comporterebbe un grave rischio per la salute pubblica, in quanto potrebbe disincentivare la vaccinazione e generare sfiducia nei confronti delle misure preventive, potenzialmente mettendo a rischio l’immunità collettiva.
La scienza ha ampiamente dimostrato l’efficacia dei vaccini nella lotta contro il Covid-19. L’Accademia avverte che una diminuzione nell’adesione alle campagne vaccinali potrebbe portare a conseguenze devastanti, non solo per gli individui che rifiutano il vaccino, ma anche per l’intera comunità . Il pericolo si estende oltre il Covid-19: la riduzione nell’adesione alle vaccinazioni potrebbe influenzare negativamente la gestione di future epidemie e malattie infettive, compromettendo l’intero sistema sanitario.
Riferimenti alla sicurezza e all’efficacia dei vaccini
L’Accademia Nazionale dei Lincei non risparmia di ricordare i successi ottenuti grazie alla campagna vaccinale, sottolineando la comprovata efficacia clinica e la sicurezza dei vaccini, in particolare quelli basati sulla tecnologia a RNA messaggero. Attraverso dati verificati, l’Accademia stima che almeno 10 milioni di vite siano state salvate a livello europeo grazie alla vaccinazione, con un impatto soprattutto tra gli anziani e le persone con patologie pregresse.
Tale affermazione non è solo una rivendicazione, ma un allerta per il futuro: l’invecchiamento della popolazione italiana presenta nuove sfide per la salute pubblica. Gli esperti mettono in evidenza che sarebbe opportuno intensificare le campagne vaccinali piuttosto che disincentivarle. Il mantenimento di un’adeguata copertura vaccinale è essenziale, non solo per combattere il Covid-19, ma anche per garantire la sicurezza durante le epidemie influenzali stagionali.
Un richiamo alla responsabilità governativa
Il documento dei Lincei termina formulando un appello per una riflessione attenta riguardo alla possibilità di mantenere in vigore le sanzioni. La richiesta è chiara: è necessario ripensare una soluzione che, agli occhi dell’Accademia, appare discutibile e impostata su basi fragili.
La salute pubblica non può essere vista come una scelta individuale, ma come un impegno collettivo e sociale. La lotta contro le malattie infettive richiede una strategia ben definita che consideri sia le misure punitive sia l’educazione e la consapevolezza dei cittadini riguardo l’importanza della vaccinazione. L’Accademia si augura quindi che le autorità competenti possano prendere in considerazione queste considerazioni e agire di conseguenza, salvaguardando la salute pubblica e il futuro della comunità .