A Roma si discute delle nuove sfide per i fondi sanitari nel decimo anniversario del Fondo Asim

Il convegno a Roma celebra il decimo anniversario del Fondo Asim, evidenziando le sfide e le opportunità della sanità integrativa in Italia, con focus su integrazione pubblico-privato e normative future.
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L’incontro tenutosi recentemente a Roma ha messo in luce le questioni centrali nel settore della sanità integrativa in Italia, sottolineando l’importanza dei movimenti normativi e promuovendo un dialogo costruttivo sulle sfide future. Il convegno, intitolato “Le nuove sfide dei fondi sanitari: dall’integrazione pubblico-privato alla tutela dei grandi rischi”, è stato organizzato per celebrare il decimo anniversario del Fondo Asim, un ente dedicato all’assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori del settore dei servizi di pulizia e multiservizi.

Sanità integrativa: un settore in crescita

Il mondo della sanità integrativa in Italia ha mostrato una costante crescita, in parallelo con l’evoluzione delle esigenze dei cittadini. Recenti riforme stanno cercando di favorire un’integrazione sempre maggiore tra pubblico e privato, puntando a valorizzare i Fondi Sanitari come pilastri fondamentali del sistema sanitario nazionale. In passato, il timore delle riforme aveva generato preoccupazione tra gli operatori del settore, i quali avevano saputo sfruttare appieno le opportunità di autonomia negoziale. Oggi, le aspettative puntano a un riordino che possa accompagnarsi a un rilancio dell’intero sistema di Fondi, considerato sempre più come una risorsa indispensabile.

Con dieci anni di attività, il Fondo Asim è riuscito a consolidarsi come un punto di riferimento nei servizi di assistenza sanitaria integrativa. Questo traguardo è il risultato di un impegno costante da parte di coloro che hanno lavorato per rispondere in modo efficace alle necessità di migliaia di lavoratori. L’evento romano ha rappresentato non solo un momento di celebrazione, ma anche un’importante occasione di confronto tra gli attori del settore. Durante il convegno, si è discusso ampiamente delle attuali difficoltà che i fondi sanitari affrontano, insieme alle soluzioni che possono essere adottate per affrontarle con successo.

Il futuro della sanità integrativa e il ruolo del legislatore

All’incontro sono intervenuti esperti e professionisti del settore, auspicando un intervento attento da parte del legislatore, che prenda spunto dai successi ottenuti dalla sanità integrativa. È stato sottolineato come sia fondamentale rilanciare questo modello, affinché continui a svolgere un ruolo di supporto e integrazione all’interno del Servizio Sanitario Nazionale . La sinergia tra sanità pubblica e servizi privati potrebbe rappresentare una leva strategica per migliorare l’accesso alle cure e l’efficienza dei servizi offerti.

Per raggiungere questo obiettivo, i fondi, tra cui il Fondo Asim, stanno implementando una pianificazione degli interventi coerente con i principi di integrazione del SSN. Si fa riferimento all’adozione di strumenti omogenei e modelli operativi in sintonia con le normative vigenti, affinché le prestazioni siano sempre più accessibili e qualitativamente superiori.

Il Fondo Asim: dati e prestazioni

Il Fondo Asim è stato istituito nel 2013 rappresentando un importante passo verso la creazione di un sistema di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori del settore. Nato dal rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 31 maggio 2011, il Fondo ha iniziato la sua operatività nel 2014, con l’obiettivo di garantire un supporto sanitario aggiuntivo ai dipendenti del settore. Le parti coinvolte sono sia associazioni datoriali come Anip-Confindustria, che sindacati dei lavoratori come Filcams Cgil e Fisascat Cisl, evidenziando la natura collaborativa dell’iniziativa.

Nei suoi primi anni, il Fondo ha visto un imponente afflusso di adesioni, attestandosi tra i primi dieci fondi sanitari registrati presso il Ministero della Salute, con una contribuzione annua particolarmente contenuta, di circa 58 euro. Oggi, il Fondo Asim conta oltre 544.000 iscritti e ha attratto più di 7.650 imprese, evidenziando l’importanza crescente della sanità integrativa nel panorama italiano.

Nel 2023, sono state erogate oltre 121.000 prestazioni ai lavoratori, con un tempo medio di rimborso sorprendentemente rapido: appena 13,90 giorni. Anche nel 2024, il Fondo ha continuato a dimostrarsi efficiente, erogando 93.000 prestazioni nei primi otto mesi, circa 28.000 dei quali rimborsi, con un tempo di risposta di 12,67 giorni. La comunicazione e il supporto agli iscritti rappresentano un altro aspetto cardine del Fondo, che è attivo su diversi canali digitali per assicurare che i lavoratori siano pienamente informati sui propri diritti e sulle prestazioni disponibili.

In questa fase di cambiamento e sviluppo, il Fondo Asim si configura come un attore chiave in un contesto di continua evoluzione della sanità integrativa, affrontando le sfide attuali e mirando a migliori standard di assistenza per tutti i lavoratori iscritti.