John Singer Sargent, celebre ritrattista fiorentino di origine americana, non si limitava a dipingere i suoi soggetti, ma li vestiva e li modellava come fanno gli stylist di oggi. La sua abilità nel portare alla luce la personalità dei ritratti che realizzava lo ha reso famoso in tutto il mondo dell’arte.
La mostra ‘Fashioned by Sargent’, in corso fino al 15 gennaio presso il Museo of Fine Arts di Boston e successivamente alla Tate di Londra a partire da febbraio, mette in luce le libertà che Sargent si prendeva nel rappresentare la posizione sociale, la professione, l’identità di genere e la nazionalità dei suoi soggetti. Auguste Rodin lo soprannominò il “van Dyck del nostro tempo” per la sua capacità di far emergere la personalità dei ritratti.
La mostra presenta circa 50 quadri commissionati all’artista, scomparso nel 1925. Tra questi, spicca il ritratto di John Rockefeller del 2017, che suscitò l’insoddisfazione del figlio del magnate del petrolio. Sargent fece sedere Rockefeller su una modesta sedia Windsor, vestito con abiti semplici e informali, lontani dall’immagine di potere e ricchezza che il magnate avrebbe voluto proiettare. Altri capolavori esposti includono icone di stile come Madame X del Metropolitan e Lady Agnew of Lochnaw delle National Galleries of Scotland. La mostra presenta anche prestiti importanti, come il ritratto di Lady Sassoon (Aline de Rotschild) e il suo mantello di taffetà nero, entrambi provenienti da collezioni private, e La Carmencita (Carmen Dauset Moreno) del Musee d’Orsay, esposto per la prima volta accanto al suo costume di satin giallo da ballerina.
La mostra ‘Fashioned by Sargent’ offre un’opportunità unica per ammirare l’arte di John Singer Sargent e scoprire come il pittore riuscisse a trasmettere la personalità dei suoi soggetti attraverso l’abbigliamento e lo stile.