La testimonianza di Afsoon Neginy: dall’infanzia in Iran al successo in Italia

Afsoon Neginy, imprenditrice iraniana di successo in Italia, racconta la sua storia di resilienza e rinascita dopo aver affrontato guerre e rivoluzioni, mantenendo vive le sue radici culturali.
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Afsoon Neginy è un’imprenditrice iraniana che porta con sé una storia toccante, segnata da traumi e rinascite. Nata a Teheran nel 1962, ha vissuto l’orrore di guerre e rivoluzioni, affrontando un cammino difficile che l’ha portata a diventare una delle donne imprenditrici di successo in Italia. La sua vita è stata raccontata nell’ultima puntata di “Le Ragazze“, un programma in onda su Rai3, condotto da Francesca Fialdini, in cui Neginy condivide la sua esperienza e il suo percorso professionale.

Infanzia tumultuosa e la fuga da una patria segnata dalla guerra

La gioventù di Afsoon è stata influenzata dal contesto socio-politico dell’Iran del tempo, in cui la libertà era una tradizione in via di estinzione. Figlia di insegnanti divorziati, cresce in un ambiente prevalentemente femminile, circondata dall’affetto della madre e delle zie. Tuttavia, il clima di terrore imposto dalla Savak, la polizia segreta del regime dello Scià Reza Pahlavi, ha lasciato un’impronta indelebile nella sua memoria. “Molte volte i miei familiari andavano fuori e restavano in posti nascosti per evitare i bombardamenti,” racconta. La paura delle repressioni e delle sparizioni rendeva l’atmosfera familiare incerta e opprimente.

A 18 anni, dopo aver completato il diploma, decide di avventurarsi all’estero per proseguire gli studi. Il suo desiderio era quello di trasferirsi negli Stati Uniti, ma la crisi diplomatica causata dall’occupazione dell’ambasciata americana da parte di studenti islamici le costringe a rivedere i piani. “Cosa sarebbe successo se non avessi fatto quel biglietto per l’Italia? Sicuramente non sarebbe stata questa la mia vita,” riflette. Le circostanze la spingono verso l’Italia, un paese che avrà un ruolo cruciale nel suo futuro.

La rivoluzione islamica e la scelta dell’Italia come nuova patria

Nel periodo in cui Afsoon sta progettando il suo trasferimento, l’Iran è in tumulto a causa della Rivoluzione Islamica, che segna un importante giro di vite sui diritti civili, in particolare per le donne. La transizione tra l’era dello Scià e la nascita della Repubblica Islamica, guidata dall’Ayatollah Khomeini, rappresenta un drammatico cambiamento nella vita quotidiana degli iraniani. Gli ideali di libertà e giustizia dei manifestanti si scontrano con una nuova realtà oppressiva, che cancella le conquiste sociali degli anni precedenti.

Afsoon riesce a lasciare l’Iran nel settembre 1980, poco prima che scoppiasse una guerra devastante contro l’Iraq. Arriva in Italia in un momento cruciale, quando gli aeroporti dell’Iran si chiudono, chiudendo ulteriormente la possibilità di fuga per molti. Con determinazione, avvia il suo percorso accademico presso l’Università di Perugia, dove si laurea in farmacia. I frutti di una perseveranza inossidabile si manifestano quando, grazie alla Legge Martelli del 1990, che regolarizza il lavoro per gli immigrati, Afsoon trova finalmente opportunità professionali nel nuovo paese.

Una carriera di successo nel settore della cosmetica e la connessione con le radici

Oggi, Afsoon Neginy è un esempio di successo, una figura di riferimento nel mondo dell’imprenditoria cosmetica. Grazie al suo bagaglio di esperienze e alla capacità di adattarsi a un contesto socio-economico completamente differente, ha costruito una carriera che esemplifica la forza e la resilienza delle donne. La sua vita in Italia è stata caratterizzata da un profondo sforzo per mantenere viva la connessione con le proprie radici, nonostante la distanza geografica dall’Iran.

Il suo percorso, che attraversa anni di sfide personali e professionali, offre una riflessione importante sull’importanza della determinazione e della capacità di ricominciare. Afsoon rappresenta non solo una storia di successo, ma anche un simbolo di speranza per tanti immigrati che affrontano difficoltà simili. I suoi racconti di infanzia e di esperienze vissute ci fanno comprendere la complessità e la varietà delle esperienze umane, enfatizzando quanto sia essenziale mantenere viva la memoria delle proprie origini, anche quando si è completamente immersi in una nuova cultura.