Negli ultimi tempi, il pane ha vissuto una vera e propria evoluzione, riflettendo le nuove esigenze dei consumatori. Secondo uno studio condotto dall’Aibi, Associazione Italiana Bakery Ingredients, i gusti stanno cambiando e i cittadini italiani stanno mostrando una preferenza crescente per prodotti artigianali, freschi, digeribili e realizzati con ingredienti di alta qualità. In occasione della Giornata Mondiale del Pane, il 16 ottobre, questo tema ha acquisito particolare rilevanza, sottolineando l’importanza di un alimento che, pur essendo tradizionale, si sta modernizzando decisamente.
Le nuove preferenze dei consumatori
La ricerca di Aibi ha rivelato che le scelte alimentari dei consumatori sono sempre più orientate verso alternative salutari, mantenendo un legame fondamentale con il pane fresco artigianale. Un aspetto chiave che emerge dall’indagine è che il 66% degli italiani considera la qualità degli ingredienti come fattore imprescindibile al momento dell’acquisto. Allo stesso tempo, il 54,4% degli intervistati attribuisce importanza alla digeribilità del prodotto. Questa combinazione di requisiti evidenzia un cambiamento significativo nel modo in cui il pane viene percepito e consumato, con un forte spostamento verso un’alimentazione più sana e consapevole.
Alberto Molinari, presidente di Aibi, sottolinea che il pane non è solo un alimento che ha segnato la storia, ma è anche in grado di adattarsi alle esigenze della modernità. Vi è una chiara crescente domanda di prodotti che offrono vantaggi nutrizionali elevati, come quelli arricchiti di proteine, a base di farine macinate a pietra, o dei vari mix di cereali. Tali prodotti non solo rispettano i gusti contemporanei, ma anche le necessità dietetiche di una società sempre più attenta alla salute.
La diversificazione dell’offerta
L’offerta di pane oggi è estremamente diversificata. Tra le innovazioni più apprezzate ci sono i prodotti a lunga lievitazione, che favoriscono una migliore digeribilità, e quelli preparati con ingredienti specifici, come farine integrali e fibre, o additivi salutari come semi, noci e olive. Anche la popolarità della pagnotta rimane intatta, nonostante l’emergere di monoporzioni, che rispondono a esigenze moderne di praticità e consumo.
Un altro trend significativo è il crescente interesse per i metodi di produzione sostenibili. Già dal campo, i processi agricoli sono influenzati dall’attenzione verso l’ambiente, e i consumatori richiedono sempre più materie prime provenienti da filiera corta. Questa crescita della coscienza ecologica ha incoraggiato i panificatori a integrare pratiche agricole sostenibili nelle loro produzioni, enfatizzando l’importanza di un prodotto che non solo riempie, ma nutre anche il pianeta.
Il cambiamento delle modalità di vendita
Il settore della panificazione ha visto un evidente cambiamento nelle modalità di vendita. I tradizionali panifici stanno diventando sempre più simili ai bakery bistrot, dove si trovano non solo pane, ma anche pizza, dolci e caffè. Questa trasformazione risponde a una domanda di esperienza più ricca per il consumatore, che cerca di coniugare la comodità con la qualità artigianale. Secondo i dati forniti da Aibi, il pane costituisce circa il 46% dei ricavi totali per i panificatori artigianali, mentre pizza e focacce contribuiscono per il 20% e i dolci da ricorrenza per il 9%.
Quello che emerge è un settore in evoluzione, capace di rispondere alle necessità contemporanee senza perdere di vista la tradizione. Il pane, elemento fondamentale nelle tavole italiane, continua a essere reinterpretato in chiave moderna, per soddisfare una clientela sempre più esigente e informata. Le prospettive future sembrano promettenti, data la crescente attenzione verso la qualità e la salubrità dei prodotti da forno, segno di un’industria pronta a reinventarsi e a esplorare nuove opportunità.