Nuovo algoritmo per la diagnosi del tumore del colon-retto: la ricerca dell’Istituto di Candiolo

Un innovativo algoritmo chiamato HRDirect, sviluppato dall’Istituto di Candiolo, migliora l’analisi genetica per il tumore del colon-retto, ottimizzando la selezione dei pazienti per terapie con inibitori di Parp.
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Un recente avanzamento nella ricerca oncologica ha visto la creazione di un innovativo algoritmo da parte di un team di scienziati dell’Istituto di Candiolo – Irccs. Questo strumento rivoluzionario consente di analizzare i dati genetici di pazienti affetti da tumore del colon-retto in modo molto più efficace rispetto ai metodi attuali, facilitando la selezione dei soggetti che potrebbero trarre beneficio dalla terapia sperimentale con Parp-inibitori. L’algoritmo, denominato HRDirect, rappresenta un significativo passo avanti nel campo della medicina di precisione e potrebbe migliorare notevolmente le prospettive di trattamento per i pazienti colpiti da questa neoplasia.

L’innovazione nella diagnosi e nella cura dei tumori

L’algoritmo HRDirect è stato sviluppato da un team interdisciplinare, composto da biologi e bioinformatici, con il supporto di esperti come Sabrina Arena, group leader presso l’Irccs Candiolo e docente nell’Università di Torino. HRDirect è un’evoluzione del predecessore HRDetect e offre la possibilità di identificare i pazienti vulnerabili senza la necessità di analizzare il DNA germinale, che è spesso complicato da ottenere. Questo nuovo strumento è stato progettato per lavorare direttamente con le cellule tumori e gli organoidi, semplificando notevolmente il processo di screening. L’algoritmo potrebbe quindi ridurre i tempi di attesa per l’identificazione di candidati idonei per la terapia con inibitori di Parp, già approvata per altre forme di neoplasie.

Il lavoro di ricerca è stato recentemente reso pubblico sulla rivista ‘Npj Precision Oncology‘, evidenziando l’importanza di questa scoperta nel campo della lotta contro il tumore del colon-retto. L’algoritmo è capace di prevedere il successo dei farmaci contro gli enzimi di riparazione delle cellule tumorali, contribuendo così a personalizzare le terapie in base alle reali necessità genetiche del paziente.

Tumore del colon-retto: una sfida sanitaria globale

Il tumore del colon è considerato una delle neoplasie più diffuse a livello mondiale. Secondo le stime, nel 2023 in Italia si prevedono circa 50.000 nuovi casi, rendendola una delle forme di cancro più letali insieme a quella al seno. Sebbene gli inibitori dell’enzima Parp siano già utilizzati per altri tipi di tumore, la loro applicazione per il tumore del colon-retto è ancora in fase di esplorazione. Gli studi suggeriscono che circa il 13% dei pazienti affetti da questa patologia potrebbe beneficiare di tali trattamenti, soprattutto quelli con un’alterazione specifica nel sistema di riparazione del DNA, identificata come BRCAness.

Tuttavia, la diagnosi precoce e la corretta identificazione dei candidati ideali per queste terapie avanzate continuano a rappresentare una sfida significativa. La necessità di algoritmi come HRDirect, che non richiedono il DNA germinale per funzionare, diventa sempre più rilevante per migliorare le strategie terapeutiche e aumentare le possibilità di successo nel trattamento di questo cancro.

La valida applicazione di HRDirect in oncologia

Sabrina Arena ha sottolineato che, mentre HRDirect è progettato per selezionare i pazienti più idonei a ricevere trattamenti con inibitori di Parp, ha anche il potenziale di svelare ulteriori vulnerabilità genetiche del tumore del colon-retto. Si tratta di un aspetto cruciale per ampliare le possibilità terapeutiche e la comprensione biologica di questa neoplasia, permettendo l’emergere di nuovi approcci clinici e terapeutici. L’algoritmo potrebbe così contribuire a future ricerche, aprendo le porte a nuovi farmaci e strategie di intervento.

L’IRCCS Candiolo, considerando il proprio impegno nella ricerca, si propone come uno dei centri leader in Italia, investendo risorse e energie per sviluppare soluzioni innovative che possano contribuire a rendere il cancro sempre meno letale. La speranza è che, attraverso tali sforzi scientifici, si possano ottenere risultati clinici tangibili che possano migliorare la vita dei pazienti e dei loro familiari.