Dacia svela le sue novità al Salone dell’Auto di Parigi: il futuro è elettrico e ibrido

Dacia si prepara a brillare al Salone dell’Auto di Parigi, presentando modelli rinnovati come la piccola elettrica Spring e l’ibrido Bigster, puntando su sostenibilità e prezzi competitivi.
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Dacia si appresta a brillare al Salone dell’Auto di Parigi, che accoglierà il pubblico da martedì 15 ottobre. L’azienda automobilistica è pronta a presentare non solo i risultati positivi ottenuti in Europa, ma anche una gamma rinnovata di modelli. Tra le novità spiccano la piccola elettrica Spring e una versione ibrida del nuovo C-SUV Bigster, che va ad aggiungersi all’offerta già esistente con veicoli equipaggiati con motori termici elettrificati.

L’ibrido e l’elettrico: il nuovo corso di Dacia

L’innovazione di Dacia si concretizza nell’introduzione di un’inedita versione ibrida del motore a combustione interna da 155 Cv, frutto dell’evoluzione del propulsore da 140 Cv già presente nei modelli Jogger e Duster. La nuova motorizzazione, “ECO-G 140“, rappresenta un importante passo avanti verso la decarbonizzazione del parco auto. L’approccio ibrido leggero prevede anche un sistema a 48 Volt, che migliora le emissioni di circa il 10%. Combinando questa tecnologia con l’uso di GPL, il motore garantisce un abbattimento delle emissioni di CO2 di un ulteriore 10%, rendendolo competitivo rispetto ad un full hybrid.

Denis Le Vot, CEO di Dacia, ha dichiarato che l’approccio all’elettrificazione del Gruppo Renault coinvolge tutti i marchi, con l’obiettivo di mantenere un’offerta di automobili essenziali e competitivamente prezzi all’interno del mercato. Dacia, in particolare, punta a sviluppare modelli con un buon rapporto qualità-prezzo, contribuendo in maniera sostanziale alla transizione ecologica del settore automotive.

Progetti futuri: il rilancio di Sandero

Dacia ha pianificato attentamente il futuro della sua gamma, in particolare per quanto riguarda il modello Sandero. Lanciato nel 2020, il Sandero si rinnova in vista della fine del 2027, quando sarà disponibile sia in versione termica che completamente elettrica. Questo rinnovamento è fondamentale per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, sempre più interessato a veicoli ecologici.

Le Vot ha anche chiarito che lo sviluppo di un nuovo veicolo richiede circa 100 settimane, ovvero quasi due anni. Questo significativo lasso di tempo consente all’azienda di valutare diverse tecnologie e motorizzazioni, garantendo che il prodotto finale soddisfi tanto le richieste di efficienza energetica quanto quelle di prestazioni. Tuttavia, per il nuovo modello Sandero, vi è ancora la libertà di scegliere tra diverse opzioni disponibili nel “grande armadio” tecnologico di Renault.

La strategia di Dacia nei segmenti entry-level

Nel panorama delle nuove uscite, Dacia ha anche confermato il mantenimento della Spring, l’auto elettrica attualmente in produzione in Cina. L’azienda prevede di lanciare la Sandero E-Tech, un’altra versione elettrica, completando così la propria offerta. La nuova Sandero E-Tech arriverà nelle concessionarie a un prezzo competitivo di circa 17 mila euro senza includere gli incentivi. Nonostante la lotta e la competizione nel segmento entry-level, Dacia si prepara a “combattere” per conquistare una porzione di mercato significativa.

L’impegno di Dacia a mantenere prezzi accessibili senza compromettere la qualità rappresenta un punto di forza in un mercato automotive in rapido cambiamento. Con la crescente attenzione verso la sostenibilità, l’azienda punta a sviluppare tecnologie che non solo rispettino l’ambiente ma che siano anche alla portata di tutti. Questo approccio mira a garantire la permanenza di Dacia come uno dei principali attori nel segmento delle auto economiche, con un occhio sempre attento all’innovazione tecnologica.