Successo del festival Rom-E 2024: oltre 300.000 visitatori e numerosi test drive a Roma

Il festival Rom-E 2024 a Roma ha attratto oltre 300.000 visitatori, presentando innovazioni in mobilità sostenibile e ospitando un convegno sulla sostenibilità, test drive di veicoli elettrici e dibattiti tematici.
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Il festival Rom-E 2024, dedicato all’ecosostenibilità, ha attratto questa settimana un’affluenza incredibile, con oltre 300.000 visitatori e più di 150 test drive organizzati nel cuore di Roma. L’evento, giunto alla sua quarta edizione, ha avuto luogo a Villa Borghese e Piazza Mignanelli, trasformando queste iconiche location romane in un palcoscenico per innovazioni nel campo della mobilità sostenibile e della cultura ecologica.

L’apertura del festival con il convegno sulla sostenibilità

La manifestazione è iniziata venerdì con un convegno aperto al pubblico presso la Casa del Cinema di Villa Borghese, evento trasmesso in diretta sul sito del magazine Auto e su altre importanti piattaforme online. Il convegno, intitolato “Transizione verso una sostenibilità accessibile e reale”, ha visto la partecipazione di figure istituzionali e esperti del settore, riunendo diverse voci che hanno discusso temi cruciali per il futuro sostenibile della società.

Moderato da Andrea Brambilla, direttore di Auto, il dibattito ha permesso un confronto approfondito tra le diverse pratiche di sostenibilità, spaziando dall’alimentazione alle tecnologie automobilistiche. Roberta Lanfranchi e Alberto Sabbatini, membro del comitato organizzativo di The Car of The Year, hanno coadiuvato la discussione, accentuando l’importanza di un dialogo costruttivo tra politica e cittadini. Durante la giornata, sono stati presentati dati e risultati provenienti dall’Osservatorio Nazionale sullo “Stile di Vita Sostenibile” di LifeGate.

I temi centrali del festival: mobilità elettrica e politiche green

Uno dei punti nevralgici del convegno è stato il tema della mobilità elettrica, oggetto di un’iniziativa emanata dal Parlamento Europeo. La crescente richiesta per veicoli a zero emissioni si scontra, però, con una realtà di mercato in cui gli utenti sembrano ancora diffidenti verso questa tecnologia. L’analisi del relatore Francesco Papi di PwC ha messo in evidenza le prospettive di crescita della mobilità elettrica nell’anno a venire, sollevando interrogativi sulle strategie necessarie per superare le resistenze del pubblico.

Il festival Rom-E ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, oltre al supporto di Roma Capitale. Questi hanno fornito il verde necessario per l’allestimento e sostenuto l’evento in altre aree significative come l’agricoltura, il turismo, e la mobilità. Il coinvolgimento di istituzioni accademiche, come l’Università La Sapienza di Roma, e di fondazioni come Onfoods e Earth Day, ha ulteriormente rafforzato la portata del festival, rendendolo un evento di rilevanza sociale ed educativa.

Test drive e innovazioni automobilistiche in mostra

Uno degli aspetti più apprezzati del festival è stata l’opportunità di provare in anteprima diversi modelli di auto elettriche e ibride, grazie ai test drive offerti dai marchi automobilistici presenti. Gli appassionati di tecnologia e automobilismo hanno avuto l’occasione di mettersi al volante di veicoli innovativi come l’Alfa Romeo Alfa Junior Elettrica Speciale Bev 156 CV, la Fiat Topolino elettrica e la Lancia Nuova Ypsilon LX 100% elettrica 156 CV. Tra le altre auto disponibili per test drive, anche il Nissan Qashqai N-Design E-Power 2WD e il Renault Symbioz E-Tech Full Hybrid, affiancati da un’esposizione dedicata alla Omoda 5 EV.

Grazie a questi test drive, i visitatori del festival hanno potuto vivere un’esperienza diretta con le nuove tecnologie sostenibili. Questa interazione pratica è stata fondamentale non solo per promuovere l’adozione di veicoli ecosostenibili, ma anche per educare il pubblico riguardo alla loro funzionalità e ai vantaggi in termini di impatto ambientale. L’evento ha dimostrato che vi è un crescente interesse verso l’ecosostenibilità, suggerendo che il futuro della mobilità potrebbe essere non solo ecologico, ma anche alla portata di tutti.