Vendemmia 2024: Uve sane per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg malgrado un calo di produzione

La vendemmia 2024 del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg segna un aumento qualitativo delle uve nonostante una leggera flessione della resa, evidenziando le sfide climatiche affrontate dai viticoltori.
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La vendemmia 2024 della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg si è conclusa con un incremento qualitativo delle uve, nonostante una leggera flessione della resa complessiva, pari a circa il 3% rispetto all’anno precedente. Questo rappresenta un risultato interessante, considerando le difficoltà climatiche affrontate dai viticoltori durante la stagione.

Sfide climatiche e condizioni meteorologiche

La primavera del 2024 è stata caratterizzata da piogge abbondanti, che si sono protratte da aprile fino a metà giugno, creando sfide significative per gli agricoltori. Le temperature medie inferiori alla norma hanno portato a un ritardo nello sviluppo vegetativo delle viti, che hanno mostrato grappoli spargoli e acini di dimensioni ridotte. Con l’arrivo di luglio, la situazione è cambiata drasticamente. A partire dal 9 luglio, le temperature hanno iniziato a salire, raggiungendo picchi superiori ai 35 gradi.

Questo cambiamento climatico ha generato condizioni di “notti tropicali”, che hanno complicato la gestione della viticoltura, in particolare per quanto riguarda il mantenimento dell’acidità. Tuttavia, il mese di settembre ha portato una svolta significativa, con notti fresche che hanno contribuito a riequilibrare il rapporto tra acidità e zuccheri negli acini. Grazie a queste condizioni favorevoli, i viticoltori hanno potuto osservare un miglioramento nel profilo aromatico delle uve.

Impatti del cambiamento climatico sulla viticoltura

Le ripetute piogge durante la primavera hanno messo in luce gli effetti del cambiamento climatico su tutto il comparto vitivinicolo. Non solo queste hanno influito sullo sviluppo vegetativo delle viti, ma hanno anche reso evidente il problema delle microfrane, un fenomeno sempre più comune nelle aree viticole. Le frane possono compromettere la stabilità del suolo e, di conseguenza, la salute delle viti, rappresentando una preoccupazione crescente per i viticoltori.

In risposta a queste sfide, il Consorzio Conegliano Valdobbiadene sta attuando un progetto volto all’identificazione delle aree a rischio idrogeologico. Questo progetto prevede l’introduzione di esempi di ingegneria naturalistica, con l’obiettivo di tutelare il paesaggio locale e migliorare le condizioni di coltivazione nel lungo periodo. Verranno anche implementati sistemi di allerta all’interno dei vigneti, per consentire ai viticoltori di reagire tempestivamente a eventuali situazioni di emergenza.

Prospettive future e strategia di adattamento

La vendemmia 2024 ha dimostrato che, nonostante le sfide climatiche, i viticoltori della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg sono capaci di ottenere risultati di alta qualità. Le uve raccolte sono caratterizzate da una buona sanità e un profilo aromatico promettente, il che fa ben sperare per la qualità del prodotto finale.

Il futuro della viticoltura nella regione dipenderà in gran parte dalla capacità di affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico. Strategia e innovazione saranno cruciali per garantire che le pratiche agricole non solo rispondano alle sfide emergenti, ma contribuiscano anche a migliorare la resilienza dei vigneti in vista di fattori ambientali sempre più imprevedibili. Il settore vitivinicolo del Conegliano Valdobbiadene è impegnato a investire nella sostenibilità e nella ricerca di metodi di coltivazione moderni, che possano garantire un futuro fruttuoso e durevole per la tradizione del Prosecco.