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Otranto non è solo mare | Qui troverai un posto insolito e meraviglioso: c’è lo zampino della Tribù Iapigia

La splendida città di Otranto non è famosa solo per le sue bellezze storico culturali, ma anche per dei luoghi insoliti e allo stesso tempo imperdibili. Il merito è di una popolazione del passato.

Otranto è un comune italiano di 5618 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. La Puglia è una delle regioni italiane più visitate dai turisti nell’arco di un anno, soprattutto nel periodo estivo. È famosa per le sue principali attrazioni paesaggistiche: Baia dei Turchi, Cava di Bauxite e le spiagge del litorale lungo 25 km.

La parte più settentrionale è caratterizzata da lidi più sabbiosi mentre dall’altro lato ci sono tratti rocciosi a picco sul mare. La spiaggia più bella è proprio la Baia dei Turchi chiamata così perché ricorda lo sbarco dell’esercito turco nel 1480.

Anche Polignano a Mare, la Punta della Suina, Marina di Alliste, la spiaggia di Torre Suda e Marina di Pescoluse vale la pena visitare.

Per gli appassionati dei luoghi più insoliti e suggestivi, uno in particolare può fare al caso loro. Si trova proprio a Otranto.

Un luogo suggestivo nel Salento, da non perdere

Sulla pagina Instagram @gaylyplanet è stato pubblicato un video che risale al 19 luglio 2024 e ha ottenuto più di 3.500 like. Senza alcun ombra di dubbio avrà incuriosito tanto gli utenti social al punto tale da spingerli a recarsi in questo luogo incredibile, precisamente l’Ipogeo di Torre Pinta.

Si tratta di una costruzione interamente sotterranea realizzata in passato e si trova all’interno dell’agriturismo tenuta Torre Pinta e per accedere non servirà altro che avvertire del proprio arrivo. Non ci crederai, ma sta scritto nella didascalia del post che la proprietaria lascerà tranquillamente le chiavi e potrai visitarlo senza pagare nulla. Tuttavia sarebbe opportuno lasciare una mancia come segno di ringraziamento di tanta ospitalità.

 

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Ecco tutte le informazioni sull’Ipogeo di Torre Pinta

L’ipogeo fu edificata probabilmente in epoca cristiana per via della pianta a croce latina regolare. Ha una galleria lunga 33 m e non mancano delle nicchie e un forno utilizzato per la cremazione o per i sacrifici. Lungo il corridoio ci sono delle urne cinerarie e questo lascia intendere che si trattava di un luogo destinato ai defunti. La scoperta di questo luogo suggestivo è avvenuta nel 1976 grazie all’intervento dell’architetto Antonio Susini.

Pare che sia stato opera dei Messapi, una popolazione esistita dal V al III secolo a.C. e gli studiosi sostengono che l’ipogeo sia stato utilizzato come gabbia cielo aperto per i piccioni. Inoltre si avanza anche l’ipotesi che questo luogo sia stato dedicato al Dio Sole. Nella descrizione del video ci sono tutte le informazioni utili per poter far visita a questo posto unico nel suo genere.