In Italia esiste questo fiume che ha una caratteristica particolare. Dà un tocco di originalità al borgo che attraversa. Ecco qual è.
Questo fiume è un immissario del Lago di Como che nasce nel Gruppo delle Grigne, un massiccio montuoso alpino in provincia di Lecco. Lungo appena 250 m è stato addirittura citato nel Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci mentre il Lago di Como compare tra le prime righe de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, uno dei rappresentanti del Romanticismo.
Il Lago di Como è un lago naturale prealpino di origine glaciale ed è il più profondo d’Italia. Posto tra la Pianura Padana e le Alpi, sin dall’ 800 è stato menzionato nelle opere di grandi autori come Stendhal e Byron. Il suo immissario principale, nonché unico emissario, è l’Adda. Il Mera è un altro corso d’acqua che vi confluisce direttamente.
I parchi regionali che lo circondano sono i seguenti: Parco Adda Nord, Parco della Grigna settentrionale, Parco Spina Verde di Como, Parco Naturale del Monte Barro e Parco Regionale della Valle del Lambro. Da non dimenticare la Riserva del Piano di Spagna.
Se ti trovi presso questo lago devi assolutamente ammirare la sua bellezza e allo stesso tempo fare quella di un borgo, non molto distante, attraversato dal Fiumelatte che ha una caratteristica più unica che rara.
Fiumelatte nasconde un segreto
Secondo quanto riportato sul sito siviaggia.it questo fiume ha un particolare che non passa inosservato, ovvero il colore delle acque che ricordavano molto il bianco del latte. Esso attraversa un borgo nei pressi di Lecco con uno dei nomi più bizzarri mai sentiti in circolazione.
Il borgo prende nome proprio dal fiume che lo attraversa. Un tempo era abitato da pescatori mentre oggi è una meta di turisti proprio perché offre un’esperienza surreale. In realtà non tutti sanno che il fiume più breve d’Italia nasconde dei misteri.
Visualizza questo post su Instagram
Un mistero dal fascino indescrivibile
Una cosa è certa, ossia che il fiume latte è il più breve in assoluto in Italia e il nome deriva dalla colorazione dell’acqua che proviene da una grotta situata sulla cima del paese. Tuttavia ciò che rende questo fiume unico è che compare e scompare una serie di volte nell’arco di un anno. Arriva in primavera e poi sparire in autunno.
Il motivo non si conosce ancora, anche se numerose sono state le spedizioni mirate a dare una spiegazione. Qualcuno ipotizza che il fiume provenga da una sorgente carsica naturale di Moncodeno, un circo glaciale localizzato sul versante nord della Grigna settentrionale. Questa tesi al momento non ha alcun riscontro oggettivo.