Polmoniti: 2 casi di mycoplasma nei bambini in Italia – Sintomi, diagnosi e trattamento

Sorveglianza RespiVirNet: Due casi di polmonite da Mycoplasma pneumoniae segnalati in Italia

Sono stati segnalati due casi di polmonite da Mycoplasma pneumoniae in bambini in Italia, secondo il laboratorio di riferimento a Perugia. Tuttavia, il numero di casi è “in linea con le aspettative per questo periodo”, come riportato nell’ultimo report della sorveglianza RespiVirNet. Questa sorveglianza è coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con il ministero della Salute. Recentemente, sono stati segnalati aumenti di queste infezioni in Cina, Francia e Vietnam.

L’uso appropriato degli antibiotici contro le infezioni batteriche

I pediatri del Tavolo tecnico Malattie infettive e vaccinazioni della Sip spiegano che in un numero limitato di casi, le infezioni virali come quella da Mycoplasma pneumoniae possono essere seguite da sovrainfezioni batteriche, principalmente da Streptococcus pneumoniae. Questo batterio è resistente ai macrolidi in circa il 25% dei casi in Italia, ma l’amoxicillina è l’antibiotico di prima scelta per trattarlo. I pediatri sottolineano l’importanza di non utilizzare gli antibiotici per combattere le infezioni virali, ma di utilizzarli in modo appropriato per combattere le infezioni batteriche. Tuttavia, avvertono che il panico generato dagli eventi segnalati in Cina e l’uso indiscriminato di antibiotici, in particolare dei macrolidi, possono avere gravi conseguenze sulla salute pubblica.

L’allarme in Cina e l’importanza di verificare le informazioni

Gli esperti avvertono che non è prudente farsi guidare dalla paura o da informazioni non verificate riguardo all’allarme in Cina. La situazione sanitaria in Cina ha mostrato un aumento delle infezioni respiratorie da Mycoplasma pneumoniae a partire dal mese di maggio, mentre le infezioni respiratorie causate da virus influenzali e da Rsv sono aumentate a partire da ottobre. Gli esperti sottolineano l’importanza di verificare a livello internazionale la circolazione dei patogeni virali e batterici e di analizzare le coperture vaccinali. In Cina, ad esempio, non risulta essere stata implementata la vaccinazione pneumococcica con preparati coniugati. Pertanto, è necessario evitare conclusioni affrettate e basarsi su informazioni verificate.

L’uso di antibiotici durante la pandemia di Covid-19

Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, l’abuso di antibiotici durante la pandemia di Covid-19 potrebbe essere correlato alla diffusione del Mycoplasma pneumoniae. Tuttavia, Cartabellotta sottolinea che questo batterio è sensibile ad altri antibiotici e che non bisogna utilizzare gli antibiotici senza una specifica prescrizione medica. Inoltre, tiene a precisare che la situazione in Cina potrebbe essere influenzata dal fatto che il paese ha allentato le misure restrittive prima rispetto ai paesi europei, il che potrebbe avere un impatto immunologico, soprattutto sui bambini più piccoli che potrebbero essere più suscettibili alle infezioni.

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