Le conversazioni sull’immigrazione in rete raggiungono 10 milioni di interazioni al mese
Negli ultimi dodici mesi, le discussioni sull’immigrazione sui social media hanno generato oltre 10 milioni di interazioni al mese, con due picchi significativi: il primo dopo il naufragio di Cutro e il secondo dopo l’ondata di sbarchi estiva. Questi sono i risultati del Rapporto 2023 “Gli italiani e l’immigrazione: analisi delle conversazioni social”, realizzato da SocialData in esclusiva per Adnkronos.
Durante il periodo analizzato, dall’1 dicembre 2022 al 21 novembre 2023, l’argomento dell’immigrazione ha generato oltre 1,5 milioni di menzioni, che hanno portato a circa 130 milioni di interazioni. La maggior parte delle conversazioni si è svolta su Facebook (61%), seguite da altre piattaforme come X (6,43%) e Instagram (1,34%). A livello demografico, sono stati gli uomini (61%) a discutere maggiormente dell’argomento rispetto alle donne (39%), e la fascia d’età più interessata è stata quella compresa tra i 26 e i 40 anni.
Sentimento negativo e correlazione con gli sbarchi di migranti
Il sentimento generale delle discussioni sull’immigrazione è negativo (70%), con utenti che esprimono paura, sconcerto e rabbia. Gli italiani sono chiaramente preoccupati dall’idea di un’immigrazione incontrollata. Il trend degli ultimi dodici mesi riflette questa tendenza, con i due picchi di sentimento negativo registrati a febbraio-marzo (74%), subito dopo il naufragio di Cutro, e a settembre (72%), dopo l’ondata di sbarchi estiva che ha visto arrivare oltre 60.000 migranti sulle coste italiane.
Gli influencer di destra alimentano il dibattito
Sono gli influencer di destra a alimentare il dibattito sull’immigrazione sui social media. Analizzando i primi 30 account di X per numero di pubblicazioni sull’argomento negli ultimi dodici mesi, si scopre che oltre l’80% di essi appartiene a persone di estrema destra, contrarie all’immigrazione e molto critiche verso le politiche del governo attuale in materia. Questi 25 account hanno pubblicato oltre 17.900 contenuti in dodici mesi, con una media giornaliera di 60 post o retweet per account. Tuttavia, anche gli account ideologicamente vicini alla sinistra mostrano un certo attivismo, con una critica simile verso il governo. In generale, il governo viene criticato sia da utenti di estrema destra che di sinistra, seppur con motivazioni diverse.
Le community social del territorio discutono maggiormente dell’immigrazione
Le community social del territorio sono i luoghi in cui si discute maggiormente delle tematiche legate all’immigrazione, dimostrando che l’argomento non riguarda solo il dibattito politico o mediatico, ma è una realtà quotidiana che influisce sulla vita delle comunità. Analizzando le conversazioni di oltre 38.000 community social, che contano circa 29 milioni di iscritti, si è scoperto che l’immigrazione è strettamente legata alla questione degli immigrati irregolari e della sicurezza. Gli utenti del Lazio (27,74%), della Lombardia (21,43%) e della Sicilia (6,96%) sono quelli che discutono maggiormente dell’argomento. Le community delle province di Roma e Milano sono quelle che monopolizzano le discussioni, rappresentando quasi il 60% del totale. In questi gruppi, prevalgono i post di lamentela riguardo a situazioni di violenza e degrado causate dagli immigrati irregolari nelle grandi città.
Equilibrio tra Rai e Mediaset nel parlare di immigrazione
C’è un sostanziale equilibrio tra Rai e Mediaset nel parlare di immigrazione sui propri canali social. Secondo il Rapporto 2023 “Gli italiani e l’immigrazione: analisi delle conversazioni social” di SocialData per Adnkronos, la Rai ha un leggero vantaggio nel pubblicare notizie di cronaca, scenari e commenti (34,41%) rispetto a Mediaset (33,52%), seguite da Sky (18,99%) e La7 (6,80%).