La richiesta di riaprire l’indagine sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini, avvenuto nel 1975 ad Ostia, è stata respinta dalla Procura di Roma. L’istanza, presentata lo scorso marzo dall’avvocato Stefano Maccioni a nome del regista David Grieco e dello sceneggiatore Giovanni Giovannetti, chiedeva di verificare l’identità dei tre Dna individuati dai carabinieri del Ris nel 2010 sulla scena del crimine.
I tre Dna in questione sono stati descritti come “fotografie” di persone presenti quella notte all’Idroscalo di Ostia, dove avvenne l’omicidio. Secondo l’avvocato Maccioni, la presenza di queste tracce genetiche giustifica la possibilità di arrivare a una verità giudiziaria anche dopo quasi 50 anni. L’obiettivo era quello di condurre indagini più approfondite, tenendo conto anche delle dichiarazioni di Maurizio Abbatino, membro della Banda della Magliana, che ha fornito spiegazioni sul motivo per cui Pasolini si trovava all’Idroscalo quella notte. Secondo Abbatino, Pasolini non era lì per un incontro sessuale occasionale con Pino Pelosi, con cui aveva una relazione, ma per recuperare delle copie del suo film “Salò, le 120 giornate di Sodoma” che gli erano state rubate e che avevano un grande valore affettivo per lui.
Secondo Maccioni, Grieco e Giovannetti, Pasolini sarebbe stato attirato in una trappola e lì sarebbe stato aggredito a morte. Nell’istanza presentata, composta da centinaia di pagine, sono stati forniti numerosi elementi e indizi che i magistrati devono mettere insieme per arrivare alla verità. Tuttavia, la Procura di Roma ha deciso di respingere la richiesta di riapertura dell’indagine, senza fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni di questa decisione.
Nonostante il rigetto dell’istanza, l’avvocato Maccioni ha dichiarato che continuerà a lottare per far emergere la verità sull’omicidio di Pasolini. Secondo lui, i dati scientifici rappresentati dai tre Dna individuati potrebbero essere la chiave per risolvere il caso dopo così tanti anni. Resta da vedere se ci saranno ulteriori sviluppi in futuro e se verranno prese in considerazione nuove prove o testimonianze che potrebbero portare a una riapertura dell’indagine.