Incontro storico: Papa Francesco riceve israeliani e palestinesi per promuovere la pace

Il Papa condanna il terrorismo e chiede pace in Medio Oriente

Il Papa Francesco, al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, ha incontrato due gruppi di familiari di ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi, esprimendo la sua profonda compassione per la loro sofferenza. Il Pontefice ha sottolineato che la situazione attuale non può essere definita una guerra, ma piuttosto un atto di terrorismo. Ha invitato tutti a lavorare per la pace e ha chiesto alle persone di pregare per risolvere i conflitti che stanno causando tanto dolore.

Durante l’incontro, il Papa ha dichiarato: “Questa mattina ho incontrato due delegazioni: una di israeliani con parenti ostaggi a Gaza e un’altra di palestinesi con parenti prigionieri in Israele. Ho ascoltato il loro profondo dolore e sofferenza”. Ha poi aggiunto che le guerre portano solo distruzione e morte, e che è necessario superare questa situazione di terrorismo. Ha invitato tutti a pregare per la pace e a chiedere l’intervento divino per risolvere i problemi.

Il Papa ha anche fatto un appello a non dimenticare di pregare per coloro che soffrono a causa dei conflitti in diverse parti del mondo, in particolare per le popolazioni dell’Ucraina, di Israele e della Palestina. Ha sottolineato l’importanza di perseverare nella preghiera per portare sollievo a coloro che vivono in situazioni di guerra e violenza.

Questo incontro del Papa con i familiari degli ostaggi e dei prigionieri è un segno del suo impegno per la pace e la giustizia nel mondo. Il suo appello a pregare e a lavorare per la pace riflette la sua preoccupazione per le sofferenze delle persone coinvolte nei conflitti in corso. Il Papa ha sempre sostenuto la necessità di risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la negoziazione, anziché attraverso la violenza.

In conclusione, il Papa Francesco ha condannato il terrorismo e ha chiesto a tutti di impegnarsi per la pace. Ha invitato le persone a pregare per risolvere i conflitti in corso, in particolare in Ucraina, Israele e Palestina. Il suo incontro con i familiari degli ostaggi e dei prigionieri dimostra il suo impegno per la giustizia e la compassione verso coloro che soffrono a causa dei conflitti. Il Papa continua a essere una voce di speranza e di pace nel mondo.