Selvaggia Lucarelli e Alessandro Sallusti: scontro in tv sul tema “Mi fai ridere”

Selvaggia Lucarelli e Alessandro Sallusti, un confronto acceso a E’ sempre Cartabianca

Nella puntata di E’ sempre Cartabianca, il talk show condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4, si è affrontato il delicato tema dell’omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. Durante la discussione, Alessandro Sallusti ha fatto riferimento ai dati che indicano come in altri paesi il numero di femminicidi sia superiore rispetto a quelli registrati in Italia. Tuttavia, Selvaggia Lucarelli è intervenuta per precisare e la tensione è salita.

“Ha parlato la professoressa… Mi fai ridere, la maestrina con la penna blu”, ha commentato Sallusti in tono sarcastico. Ma Lucarelli non si è lasciata intimidire e ha risposto: “Una lettura sociologica da bambino di seconda elementare… Perché ride? Questo atteggiamento di sufficienza già riporta ad un tipo di società patriarcale in cui la donna va rimessa al suo posto”.

Il botta e risposta tra i due giornalisti è proseguito con Sallusti che ha ribattuto: “Se dice cazzate…”. Ma Lucarelli non si è lasciata intimidire e ha continuato a difendere il suo punto di vista: “Sallusti è stato rinviato a giudizio perché ha detto che sono esperta in zoccolaggine…”. Sallusti ha prontamente risposto: “Sono stato assolto dall’ordine dei giornalisti”.

Durante la discussione, Lucarelli ha cercato di portare avanti un ragionamento più ampio, sottolineando che non è vero che nei paesi del Nord Europa ci siano più femminicidi rispetto all’Italia. “Bisogna parlare di paesi baltici e non di Nord Europa, in quei paesi c’è un abuso di alcol che è un facilitatore della violenza”, ha spiegato la giornalista. “Il patriarcato non si misura solo col numero di femminicidi. Il discorso comprende la parità salariale, la parità tra i sessi”, ha concluso Lucarelli.

In questo confronto acceso, Selvaggia Lucarelli e Alessandro Sallusti hanno espresso punti di vista contrastanti sul tema dei femminicidi e del patriarcato. Mentre Sallusti ha sottolineato l’importanza di guardare ai dati per comprendere la situazione, Lucarelli ha evidenziato come il problema vada oltre il numero di omicidi e coinvolga anche la parità di genere in ambito lavorativo e sociale.

La discussione ha evidenziato l’importanza di affrontare il tema dei femminicidi in modo approfondito e di considerare tutte le sfaccettature che coinvolgono la questione di genere. Solo attraverso un dialogo aperto e una riflessione critica sarà possibile fare progressi nella lotta contro la violenza sulle donne e nella costruzione di una società più equa e inclusiva.