Annuncio imminente di un accordo per una tregua a Gaza
L’attesa per un accordo di tregua a Gaza sembra essere vicina alla conclusione. Ismail Haniyeh, leader di Hamas, ha confermato su Telegram che siamo vicini a un accordo per una tregua. “Siamo vicini ad un accordo su una tregua”, ha dichiarato Haniyeh, confermando le notizie di una svolta imminente nelle trattative sulla crisi nella Striscia.
In precedenza, Izzat el Reshiq aveva spiegato ad Al Jazeera che l’accordo imminente includerà il rilascio di donne e bambini israeliani tenuti in ostaggio in cambio del rilascio di bambini e donne palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane. I dettagli dell’accordo verranno annunciati da funzionari del Qatar “nel giro di poche ore”. L’accordo, che sembra ormai prossimo, prevede una tregua temporanea per consentire l’arrivo di aiuti nella Striscia di Gaza. El Reshiq ha anche accusato Israele di cercare di imporre i propri termini all’accordo, continuando nel frattempo ad attaccare Gaza nel tentativo di “spezzare la resistenza”. “Questo non accadrà”, ha aggiunto.
Secondo il Jerusalem Post, che cita una fonte israeliana, le parti sono in contatto con il mediatore e stanno discutendo i dettagli di un accordo che potrebbe portare alla liberazione degli ostaggi.
Attacchi di Israele contro obiettivi di Hamas
Nelle ultime 24 ore, i caccia israeliani hanno attaccato circa 250 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza. Le Forze di Difesa Israeliane hanno annunciato di aver colpito miliziani, postazioni di lancio di missili e altre infrastrutture. Un elicottero da combattimento ha attaccato una postazione di lancio di razzi da cui è stato lanciato l’attacco verso la regione centrale di Israele, Gush Dan, nella scorsa notte. L’esercito ha dichiarato di aver trovato prove della presenza di armi all’interno delle abitazioni a Gaza, citando ad esempio “un missile anticarro nascosto sotto la culla di un bambino”. Queste informazioni sono state riportate da ‘Ha’aretz’.
Hezbollah rivendica attacco a Metulla
I miliziani di Hezbollah del Libano hanno rivendicato l’attacco che ha colpito un’abitazione utilizzata dai militari israeliani a Metulla, nel nord di Israele. L’attacco è stato una rappresaglia per le operazioni militari israeliane contro le abitazioni nei villaggi libanesi meridionali al confine con Israele. Negli ultimi giorni, Hezbollah ha intensificato gli attacchi contro le postazioni militari israeliane lungo il confine, con una media di circa 10 attacchi al giorno, secondo quanto riportato da Al Jazeera.