Il caso di Filippo Turetta: Dalle accuse per l’omicidio di Giulia Cecchettin all’estradizione

Filippo Turetta in attesa di estradizione in Italia per l’omicidio di Giulia Cecchettin

Dopo essere stato catturato in Germania, Filippo Turetta, 22 anni, è ora in attesa di essere estradato in Italia per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Secondo la procura di Venezia, la ragazza è stata sequestrata da Turetta, uccisa a coltellate e poi gettata giù da un dirupo vicino al lago di Barcis, dove il corpo è stato trovato il 18 novembre scorso dopo giorni di ricerche.

Le accuse contro Filippo Turetta

Attualmente, la procura di Venezia ha formulato le accuse di omicidio volontario aggravato dal legame affettivo e sequestro di persona contro Turetta. Tuttavia, il procuratore Bruno Cerchi ha precisato che solo dopo ulteriori approfondimenti sarà possibile chiarire meglio la situazione. La premeditazione e altre possibili aggravanti sono ancora in fase di valutazione, così come la questione di eventuali aiuti alla fuga di Filippo e l’identificazione del coltello utilizzato per l’omicidio.

Estradizione prevista entro una decina di giorni

Per quanto riguarda il rientro di Turetta in Italia, sono in corso le necessarie procedure per la sua consegna, che devono tener conto delle norme processuali tedesche. Dopo il consenso alla consegna, il ragazzo potrebbe essere trasferito in un carcere italiano già questa settimana. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che Filippo rientrerà in Italia nel giro di pochi giorni e sarà interrogato e processato dalla magistratura italiana.

Autopsia e ritorno in Italia

Gli accertamenti irripetibili, che richiedono la partecipazione dell’indagato, saranno effettuati dopo l’arrivo di Turetta in Italia. L’autopsia sul corpo di Giulia sarà eseguita solo dopo le notifiche alle parti interessate, ma potrebbe richiedere più tempo del previsto a causa della detenzione di Filippo ad Halle e della necessità di nominare un avvocato. La procura ha sottolineato che non c’è un aspetto più decisivo di un altro nel video di sorveglianza che mostra Turetta colpire Giulia e caricarla nel bagagliaio della sua auto.

Un minuto di silenzio per Giulia nelle scuole italiane

Oggi, alle 11:00, un minuto di silenzio sarà osservato nelle scuole italiane in memoria di Giulia Cecchettin e di tutte le donne vittime di violenza. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato una circolare che invita le scuole a rispettare questo momento di riflessione. Il ministro Giuseppe Valditara ha sottolineato l’importanza di combattere la violenza sulle donne e ha annunciato il piano “Educare alle relazioni”, che sarà presentato il 22 novembre per promuovere azioni concrete di prevenzione e diffusione della cultura del rispetto e dell’uguaglianza di genere.